L’affascinante mondo del collezionismo di Tavole originali a fumetti o “comic art” si colloca in un spazio a parte rispetto a quello del fumetto. Quando parliamo di tavole o comic strips, ci riferiamo a un’opera che ha le seguenti caratteristiche:
– Disegnata di proprio pugno dall’artista, è esattamente il cartoncino su cui lui ha lavorato.
– Non deve essere una copia o una stampa (anche se firmata a mano dall’arista).
– Deve essere unica, altrimenti si chiama serigrafia.
– Ogni tavola o daily strip dovrebbe avere un corrispettivo stampato anche all’interno di un fumetto, un artbook o un prodotto editoriale pubblicato. Un disegno o uno schizzo realizzato dall’artista, inedito e non pubblicato, è una commissione, uno sketch per un fan o un omaggio.
Il processo di creazione si articola in più fasi: inizialmente viene realizzato il preliminare, ossia il disegno fatto a matita, sulla base dei testi scritti dallo sceneggiatore. Una sorta di storyboard dunque, azzardando un paragone con il mondo del cinema. Il disegno viene quindi ripassato e definito a china. Infine, quando è richiesto, si passa ai colori. Al termine di tutto si aggiungono i testi all’interno dei balloons (le nuvolette). Ognuna di queste fasi può essere il frutto del lavoro di un unico artista, oppure della collaborazione di più creativi. L’artista che crea il disegno è la figura di maggior rilievo dell’intero processo, colui che trasforma in immagini le idee degli sceneggiatori. Lui valuta quindi se fare tutto da solo oppure avvalersi dell’aiuto dei suoi fidati collaboratori.
Sulla scia di queste informazioni essenziali possiamo quindi affermare che fra il collezionismo di tavole illustrate e il collezionismo di quadri e opere d’arte, esistano limpide affinità. L’impulso che guida il collezionista a caccia di original comics art è la passione per il fumetto (oltre che per il bello).
Il concetto di rarità quindi va un po’ripensato in questo caso: in se’, ogni tavola o striscia è rara. Per forza! Ne esiste una sola. Tuttavia esistono opere di artisti più rare di altre. Magari perché sono distanti nel tempo, perché sono degli anni 20 o 30. Magari perché le case editrici detenevano i diritti sui lavori originali degli artisti e una volta concluso il contratto o il lavoro hanno tenuto le tavole o le hanno mandate molte al macero (Pratica diffusa per anni in Disney Italia). Magari perché l’autore, ancora vivente, non vuole separarsi dai propri lavori originali e non li mette di buon grado in circolazione.
Ma andando oltre al concetto di rarità, il disegno originale deve essere innanzitutto bello, dinamico e possibilmente raffigurare i personaggi principali dell’ autore di riferimento. Se poi oltre a racchiudere in se’ queste caratterstiche, è anche iconico di un fumetto importante, che ha fatto la storia, di una copertina o una splash page, acquista ulteriore valore.
Asta tavole e illustrazioni originali fumetti
Il luogo privilegiato dai collezionisti per comprare questa tipologia di articolo sono le aste online. C’è asta e Asta però. In questo genere di transazioni, soprattutto se patiamo il limite della distanza geografica, diventa di fondamentale importanza per chi compra avere delle garanzie sull’originalità del prodotto. Nel mio sito ho già raccontato come anche nella compravendita di fumetti di un certo valore alcuni acquirenti incauti siano rimasti scottati dall’acquisto di falsi spacciati per originali. Ragion per cui, abbiamo sconsigliato di comprare albi come il numero 1 di Diabolik o il numero 1 di Topolino online, senza qualcuno che faccia da garante. A maggior ragione nell’acquisto di una tavola illustrata c’è bisogno di certezze e cautela, perché non stiamo comprando un frullatore, ma un’opera d’arte. Quindi, se vogliamo un’idea su dove NON comprare (e neanche vendere) original art, Ebay non è il luogo adatto. Su Ebay non c’è qualcuno che controlla e può autenticare con certezza un disegno. Attenzione anche a Catawiki: non è sconsigliato assolutissimamente come Ebay, perché almeno su questo portale gli oggetti devono prima essere approvati dagli esperti. Tuttavia quasi mai (credo mai) gli esperti vedono le tavole dal vivo e possono incappare in scivoloni spiacevoli. Recentemente alcuni collezionisti italiani hanno palesato le loro rimostranze su lotti quanto meno sospetti.
Esistono invece case d’aste che adottano un sistema più classico per la vendita: non il classico faidate, con il privato che mette in asta quello che ha perché tanto vale il “visto e piaciuto”, ma una vendita diretta. Il proprietario consegna le tavole alla casa d’asta che cura poi tutte le fasi della vendita: autenticazione, asta, imballaggio e spedizione. Ovviamente tutto ciò ha un costo, sia per chi vende quanto per chi compra. Entrambe le parti devono corrispondere alla casa d’asta una commissione (che può variare dal 5 al 40%, ciascuna azienda ha le sue politiche).
A livello internazionale, la casa d’asta più celebre che, opera transazioni da pochi dollari fino a milioni di dollari / euro è Heritage. Hanno dalla loro anni di esperienza e collaborano con esperti altamente qualificati in questo settore.
In Italia c’è Urania Aste, di solito vendono opere di artisti italiani.
Le aste normalmente si svolgono a tempo, ormai molte case d’asta operano in contemporanea live e online. I rilanci vanno eseguiti entro il limite stabilito di chiusura asta. Se un rilancio viene effettuato all’ultimo secondo, molte case aggiungono un tempo supplementare che si estende per qualche minuto dal termine di chiusura asta. Può esserci come non esserci il prezzo di riserva, cioè l’importo minimo stabilito dal banditore sotto al quale l’oggetto non viene venduto. Questo è a totale discrezione della casa d’aste. Le offerte sono sempre vincolanti.
Ma che prezzi e che valutazione hanno le tavole originali
Ovviamente dipende. I fattori da prendere in considerazione sono:
– il disegnatore. In questo settore alcuni autori sono dei “sempreverdi”, soffrono come tutti le fluttuazioni di mercato, ma mantengono più o meno una quotazione stabile. Altri, come nell’arte, vengono molto pompati, poi dimenticati e passano insieme alle mode.
– Il formato. Le tavole originali di una copertina sono in assoluto le più ricercate. Seguono le splash page, cioè il disegno unico che copre tutta la pagina (non suddiviso in vignette) e poi le classiche tavole “panel page” e le Daily strip (che uscivano sui quotidiani). Come anticipato inizialmente, gli sketch non pubblicati hanno il valore più basso sul mercato.
– Cosa racconta la pagina. Ci sono momenti e disegni che hanno una storia più importante. La prima apparizione di un personaggio ha chiaramente un valore molto alto. Ma in generale, sappiamo bene che quando leggiamo un fumetto non tutti i passaggi sono emozionanti allo stesso modo, esistono dei momenti chiave in una saga (la morte di un personaggio, un’importante rivelazione, una scena iconica) che assumono per i fan un significato più rilevante.
– La bellezza. Ci sono disegni oggettivamente di una qualità superiore rispetto ad altri. Pensiamo ad una bella scazzottata, dinamica, con tanti personaggi coinvolti, magari anche con il protagonista: è un disegno più intenso rispetto a uno scenario statico, con un personaggio che magari si intravede soltanto di spalle.
– Le condizioni. Il mercato è più tollerante rispetto al fumetto. Parliamo di pezzi unici, quindi se voglio proprio quella tavola e questa è ingiallita, ho poco da fare, non ne trovo un’altra migliore. A volte le tavole hanno gli angoli ritagliati (soprattutto succedeva negli anni 70 e 80), ma questo è sopportabile se non viene intaccato il disegno. Altre volte, nelle tavole più antiche, all’interno dei ballons manca qualche lettera. E poi ci sono i classici difetti, ingiallimento, pieghe, etc. Ma c’è un limite a tutto: condizioni molto brutte possono fare desistere anche il collezionista più tenace e convincerlo a virare su un altro disegno, magari dello stesso autore.
– La certezza che un disegno sia davvero di quell’autore e non a lui attribuito. Prima abbiamo detto che per verificare l’autenticità di un’original art sia necessario il parere di un esperto o ancor meglio della fondazione che cura gli interessi dell’autore. Ma a prescindere da queste garanzie, in alcuni casi, soprattutto per le opere più datate, abbiamo altre incognite che difficilmente qualcuno potrà dipanare del tutto. Facciamo un esempio pratico, con questa strip:
Popeye, braccio di ferro. Lo sfortunato E.C. Segar, inventore e disegnatore del personaggio, è scomparso prematuramente nel 1938. Sebbene nel suo ultimo anno di vita non godesse di buona salute, riuscì comunque a disegnare alcune delle sue daily prima di lasciarci. Il problema è che non si ha la certezza di quali siano: la firma delle vignette di Popeye di quel periodo riporta “Studio Segar”, perché quando lui non era in grado di lavorare, lo sostituiva un collaboratore. In casi come questi è più difficile poter affermare al 100% a chi appartenga il disegno. Per fortuna il problema si presenta principalmente con opere di artisti deceduti tanto tempo fa.
I disegnatori e le tavole che hanno la quotazione più alta?
In generale le tavole dei supereroi e dei comics americani. Jack Kirby, Steve Dikto, John Romita senior (le tavole dell’Uomo ragno), Frank Frazetta, Frank Miller (soprattutto Batman), con i loro pezzi di punta, oggi non sono alla portata della gente comune. Si rende necessario accontentarsi di qualche lavoro minore o di nicchia, se desideriamo possedere un disegno di questi maestri. Anche Todd Mcfarlane e Neal Adams hanno quotazioni molto importanti. Questo per quanto riguarda i supereroi. Gli autori Disney più quotati sono sempre Carl Barks e Floyd Gottfredson (e Iwerks), ma siamo lontani anni luce delle vette toccate dai disegni di supereroi. Ad esempio, per quanto riguarda i due appena citati, a meno che non ambiate a pezzi clamorosi anteguerra, le strisce dagli anni 50 in poi non hanno prezzi impossibile.
Un altro autore americano con una discreta valutazione è Alex Raymond, i cui prezzi oscillano tantissimo, da una modesta tavola di Rip Kirby anni 50, fino a una rarissima tavola di Flash Gordon, personaggio di sua invenzione.
In Europa gli autori più quotati sono francesi: Uderzo (Asterix), Herge (Tin Tin), Moebius ma anche Peyo (I puffi).
E gli italiani?
Non ci avviciniamo a queste stime, direi per fortuna. Abbiamo i nostri artisti di punta, rivalutati oggi anche all’estero, come Hugo Pratt, ma in generale non occorre svenarsi per mettere in collezione testimonianze anche molto gradevoli dei nostri autori preferiti, Disney (Scarpa, Bottaro, Carpi e Cavazzano forse sono i più “cari”), Bonelli o Corno che siano. Ciò rende il collezionismo di tavole nostrane ancora accessibile a tanti appassionati, che con cifre anche al di sotto dei 100 euro possono acquistare pezzi originali (fra le altre cose, non essendoci in ballo cifre astronomiche, nessuno si prende la briga di fare dei falsi).
Le Daily strips del King Features Syndicate
Se avete fra le mani una collezione di tavole originali antiche, potreste esservi imbattuti nella scritta King Features Syndicate, in piccolo, sulle vostre opere d’arte. Altro non è che la società americana che dal 1915 distribuisce quotidiani, riviste e giornali: le strisce a fumetti alle origini erano pubblicate a puntate all’interno di questi prodotti editoriali, uscivano giornalmente insieme ai normali contenuti per adulti. Contenevano generalmente 3 o 4 vignette, disposte orizzontalmente. Per questo motivo, nel materiale originale statunitense di quegli anni e in quello distribuito in Europa ma con i personaggi USA, troviamo sovente questa dicitura.
Dimensioni tavole originali fumetti
In America il formato classico è 11×17 pollici (circa 30×43 in cm).Quelle di dimensioni maggiori possono essere 13×18. Ci sono formati ancora più grandi, il cosiddetto Double Up e anche le Splah page doppie, grandi il doppio. Ad ogni modo tanti autori preferiscono lavorare anche in formato più piccolo dello standard, in linea generale questo non ha nulla a che vedere con la sua originalità.
In Italia i formati possono essere 25×35 quelli più piccoli, così come 30×40 circa. Ribadisco però che formati differenti non sono sinonimo di falsi.
vendita tavole originali fumetti
Come muoversi se invece di dover comprare le comic art le volete vendere? Il discorso un pochino cambia, ma nemmeno troppo.
La strada migliore resta sempre la casa d’asta, a prescindere dalle commissioni sul valore finale che dovrete pagare. I tempi sono lenti, dal primo contatto all’asta e poi al pagamento possono passare diversi mesi o un anno e non tutti i prodotti verranno accettati. In genere, soprattutto Heritage, ha un valore minimo al di sotto del quale non prende in carico i lotti proposti.
In che modo posso esservi utile io:
Anche io compro original comic art, quindi potete sottopormi il materiale in vostro possesso tramite modulo contatti o telefono 3518675462. Nel caso in cui vogliate andare in asta, se optate per la casa d’asta Heritage, potete ugualmente contattarmi. Per quanto riguarda la mia esperienza diretta con loro, non posso che parlarne positivamente (aldilà delle tempistiche un po’ bibliche).