Compro giocattoli vintage: cosa acquisto, come avviene il ritiro e il pagamento
Se desideri vendere i tuoi giocattoli vintage, usati o nuovi, puoi inviare tramite modulo contatti o (più rapidamente) Telefono / Whatsapp al 3518675462, la lista o le foto del materiale in tuo possesso. Io compro anche grandi collezioni o vecchi fondi di magazzino anni 60, 70, 80 e 90 (non solo giocattoli: anche di edicole e cartolerie, quindi gadget, zaini, buste a sorpresa etc). Valuto anche il materiale usato, purché completo e ben conservato. Prima di contattarmi, sarebbe preferibile che avessi in mente una vaga idea della cifra che vuoi realizzare. Anche orientativa: in questo modo possiamo parlarne serenamente senza che tu debba “fidarti” dell’offerta di un estraneo (me medesimo).
Posso ritirare i tuoi giochi a domicilio, o possiamo incontrarci in un punto comodo a entrambi nelle città di Milano, Roma, Bologna, Torino, Palermo, Catania, Napoli.Ovviamente anche nei comuni limitrofi facilmente accessibili.
Se la collezione di giocattoli è molto vasta garantisco disponibilità a spostarmi in (quasi) tutta Italia.
Come avviene il pagamento?
Il pagamento avviene di persona (contanti o bonifico istantaneo se ci incontriamo) oppure tramite bonifico / Paypal se la vendita si conclude a distanza. In questo caso, non dovrai spedire nulla senza prima aver ricevuto il compenso pattuito.
Quali tipologie di giocattoli vecchi si vendono di più?
Proseguendo la lettura di questo articolo, troverai un elenco di alcuni giocattoli e articoli di cartoleria vintage che acquisto. Si tratta di una lista parziale, perché sarebbe difficile elencare ogni singola categoria che suscita il mio interesse.
Action figures maschili anni 80 e 90 (Mattel, Gig, Giochi preziosi)
Aziende come Mattel o Gig hanno dominato il mercato del giocattolo negli anni 80 e 90, introducendo nelle nostre case mondi meravigliosi. Non si tratta di linee di giocattoli particolarmente rare, perché avendo riscosso grande successo la distribuzione copriva egregiamente tutto il territorio e le aziende li producevano senza sosta. Ma per i nostalgici oggi rappresentano una macchina del tempo. Da un punto di vista collezionistico è importante che i personaggi di quegli anni siano completi, ancor meglio sarebbe se fossero in scatola e se questa fosse sigillata. Alcuni possono raggiungere importanti valutazioni, anche fino a 2000 euro. Ecco qualche esempio più specifico.
Turtles, tartarughe ninja Playmates
La serie è stata introdotta in Italia sul finire degli anni 80 ed è rimasta nei negozi per tutti gli anni 90. Ancora oggi vengono prodotte, ma io non acquisto Ninja Turtles moderne.
Oltre ai 4 protagonisti, Donatello, Leonardo, Michelangelo, Raffello, erano presenti i nemici come Shredder, Krang, Bebop e Rocksteady e playset come il Tecnodromo.
Masters of the Universe, Mattel
Ne abbiamo parlato ampiamente, in questo articolo. I Masters of the Universe comprendono oltre ai personaggi, accessori, mezzi e castelli. Li compro in scatola o completi di armi e accessori, non acquisto personaggi privi del loro equipaggiamento. Le valutazioni dei personaggi sono molto differenti fra loro, la forbice oscilla veramente tantissimo.
Food Fighters, Mattel
Anche di questi giocattoli veramente spassosi abbiamo parlato in un articolo dedicato. La serie annovera cibi da fast food come pizza, Hot dog, gelato, Hamburger, equipaggiati da militari. La valutazione d’acquisto media per singolo personaggio è di 15/20 euro.
Ghostbusters Kenner e Filmation Ghostbusters Gig
Sono due differenti produzioni di giocattoli. Anche se entrambi i gruppi cacciano i fantasmi e vengono spesso confusi fra loro, non sono lo stesso brand. Breve riepilogo:
i Ghostbusters Kenner sono quelli con Peter, Egon, Slimer e la Ecto-1, celeberrimi grazie ai film di Ivan Reitman.
I ghostbusters Filmation sono invece quelli con il “grande gorilla” acchiappafantasmi. Entrambe le serie sono collezionabili, anche se i Filmation, al momento (solo in questo periodo storico) hanno quotazioni un po’ più alte dei Kenner.
Entrambi i quartier generali, Kenner e Filmation sono particolarmente ricercati e li acquisto preferibilmente completi, in quel caso la valutazione è molto più alta. Dei Filmation ricerco anche la Fantabuggy, qui in foto:
Dino Riders, Gig
Questa serie di giocattoli prodotta da Tyco e distribuita da Gig era anche un cartone animato (forse oggi dimenticato). I dinosauri erano “guidati” da alieni giunti sulla Terra dallo spazio dopo un viaggio nel tempo e avevano un allineamento contrapposto, buono o malvagio. Ovviamente il T-rex era il leader dello schieramento Evil. I dinosauri erano corazzati ed equipaggiati con razzi e armi. Il pezzo più ostico da trovare è il brontosauro, qui in foto.
Il singolo dinosauro, senza equipaggiamento e piloti, ha un valore puramente simbolico.
M.A.S.K.
Serie americana ingiustamente trascurata in Italia, poiché il cartone animato qui da noi non ebbe una diffusione capillare. La linea di giocattoli comprende varie tipologie di veicoli, camion, automobili, moto, elicotteri, ognuno dei quali guidato da uno o più piloti. La cosa veramente difficile è trovarli completi di accessori e di scatole. Incompleti, purtroppo, sono poco interessanti.
Transformers
I transformers costituiscono un microcosmo a parte nell’universo dei giocattoli anni 80 e 90. Diacloni, prima generazione, seconda generazione, Pretenders etc etc. Sarebbe impensabile citarli tutti. Quelli usciti negli anni 80 sono i più interessanti, purché siano completi di tutti i loro accessori. Non acquisto Transformers completamente privi dei loro componenti o rotti.
Street sharks Mattel
Gli street sharks Mattel risalgono alla metà degli anni 90, non ebbero una vita commerciale lunga come i Masters o i Turtles. Quella in foto è “la marionetta”.
Gli exogini GIG
volgarmente chiamati gommini, al pari di paciocchini e Kombattini, erano piccoli alieni che si caratterizzavano per sculpt fantasiosi e colori sgargianti. La maggior parte degli exogini oggi è molto comune e vale appena 1 euro, ma esistono anche exogini più rari degli altri che da un punto di vista collezionistico possono essere molto interessanti, con quotazioni ben superiori. Gli exogini comuni li acquisto solamente in buone quantità oppure all’interno dei loro barattoli originali.
Videogiochi: Nintendo, Sega, Playstation
Parte fondamentale del panorama ludico degli anni 90 furono le console: i marchi Sega, Nintendo, Playstation, con i relativi personaggi, Sonic, Mario Bros, Lara Croft etc etc. Ma prima ancora abbiamo avuto Commodore, Amiga, Intellivision, Spectrum, Coleco etc. I computer o i videogiochi di quegli anni oggi sono oggetto da collezione per gli appassionati di retrogaming, una nicchia di mercato di nostalgici sensibile ai vecchi titoli di una volta.
Personalmente mi entusiasmano poco le console, a meno che non abbiano anche la scatola e tutti gli accessori in ordine.
Compro invece i giochi prodotti fino agli anni 90, quindi più o meno fino alla Play station 1. Non oltre.
Giocattoli femminili e bambole
Negli anni 80 e 90 nuove bambole e nuovi giochi più sofisticati, si sono imposti all’attenzione del grande piccolo pubblico. Basti pensare alla Bebi mia Gig: una bambola che parla da sola (inteso con le batterie, non era stregata) o al Tamagochi, il pulcino virtuale che necessitava delle nostre attenzioni per non morire di stenti. Fra i giochi simboli di quel periodo ricordiamo il dolce forno, gira la moda, i paciocchini o il Pisolone. Di seguito, qualche esempio di ciò che acquisto.
Bambole Sailor Moon e accessori Sailor Moon
Distribuite da giochi preziosi negli anni 90, le guerriere Sailor sono amatissime da chi è cresciuto in quegli anni. La serie animata era un appuntamento imperdibile per tutti (bambini e bambine) nella fascia oraria pomeridiana di Mediaset.
Per quanto concerne la linea di bambole, accertatevi che siano ancora in scatola o quanto meno complete dei loro accessori. Oltre alle bambole, compro lo scettro, il castello e i numerosi gadget ispirati al brand (album di figurine, magazine, diari, zaini scuola etc).
Gadget di Bim Bum Bam e di Cristina D’avena
La mitica Cristina è un’icona degli anni 80 e 90, così come il contenitore pomeridiano “Bim Bum Bam” che ha lanciato in Italia alcuni fra i cartoni animati più emozionanti della nostra infanzia. Acquisto tutti i gadget e l’oggettistica relativa a Cristina e ai cartoni animati di quello show, pupazzi inclusi, con particolare attenzione a quelli dati in premio durante giochi in studio!
Bambole dei cartoni animati giapponesi: Candy Candy, Creamy, Memole, Emi
Polistil ha distribuito in Italia le bambole di Candy, in pezza e in vinile. Un po’ più rari sono gli articoli dell’incantevole Creamy: abbiamo Posi e Nega, Pino Pino, lo scettro magico, ma in Italia ebbero scarsa diffusione, così come le action figures di Emi.
Polly Pocket
Piccoli gusci tascabili, con mondi e personaggi di fantasia racchiusi in ognuno di essi. Questo erano, o meglio sono, le Polly Pocket, poiché la loro produzione è proseguita anche negli anni 90. Io però ricerco solamente quelle degli anni 90. Senza i piccoli personaggi purtroppo hanno una valutazione economica molto bassa e suggerisco di conservarle per ricordo, venderle non varrebbe per voi la pena.
Giocattoli anni 60 e 70 che potresti pensare di vendere
I giocattoli di quegli anni vengono ormai considerati “vecchi” più che vintage e abbracciano l’ interesse, oltre che dei nostalgici, degli antiquari. Sono forse un po’ meno ricercati ma trasudano il fascino di un’epoca lontana dalla nostra. Parliamo quindi di trenini, piste, pupazzi di gomma, bambole e soldatini.
Fra i pupazzi di gomma compro marchi come Ledraplastic (o Ledra), Biserka o Canova.
I prezzi oscillano molto, mediamente hanno una valutazione di 20 euro, ma ci sono pupazzi che raggiungono anche i 500 euro.
Compro anche i robot. Esistono varie categorie di robot, ci sono i mecha, degli anime giapponesi anni 70 come Goldrake, Mazinga, Daitarn etc.
Quello in foto è uno Shogun Warrior.
E poi ci sono i robot anni 50 e 60 in latta, sempre made in Japan. Sono robottini di piccole dimensioni, prodotti da aziende nipponiche attive negli anni 60 come Yonezawa, KO yoshiya, Modern Toys. Funzionavano principalmente a batteria, ma anche a frizione. Lui è Robby the robot: