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Fumetti Diabolik: storia editoriale, genesi, caratteristiche, altri personaggi e serie

28 Aprile 2022

Il fumetto di Diabolik nel 1962 dall’idea di due sorelle italiane di nome Angela e Luciana Giussani, Diabolik è il fumetto noir più venduto in Italia. Un’opera intramontabile, che racchiude tutti gli elementi che più fanno sognare gli appassionati di fumetti. Il mistero, la paura, l’azione, ma anche l’amore e una buona dose di humor sono gli ingredienti che ancora oggi ne fanno un assoluto protagonista nelle – poche – edicole italiane. La storia di questo noir affonda radici nella letteratura francese e sviluppa temi e trame apprezzabili da un pubblico adulto. In questo articolo passeremo in rassegna la sua storia, dalle origini del 1962 quando esordì con “il Re del terrore”, fino ai giorni nostri.

Genesi e nascita dei fumetti di Diabolik

I fumetti neri in Italia

All’inizio degli anni 60 nel firmamento del fumetto italiano brilla un’unica stella: Tex, di Sergio Bonelli. Ovviamente c’erano i fumetti Mondadori di Topolino e dal 1962 anche l’uomo mascherato e Mandrake, della neonata fratelli Spada. Ma si trattava di personaggi americani, che già allora erano quasi dei “classici”. In questo contesto di relativa quiete, sboccia un nuovo genere: il noir. Si tratta di fumetti esplicitamente per un target adulto, dove la morale del protagonista non coincide con quella comune e perbenista dell’epoca; La morte può nascondersi dentro ogni tavola, così come le scene di violenza o sensualmente provocanti. A fare da apripista a questa rivoluzione “nera” italiana è Diabolik. La serie non fiorisce in un deserto desolato: trae spunto dagli anti-eroi negativi della narrativa di fine 800 e inizio 900 come il Rocambole di Ponson Du Terrail o Arsenio Lupin. Ma soprattutto da Fantomas.

Fantomas

fantomas
Le similitudini con il Fantomas di Allain (e di Souvestre, che però muore prematuramente durante l’epidemia di spagnola) sono evidenti. Entrambi i personaggi hanno un carattere freddo e spietato, che sfocia talvolta in gesti di vera malvagità. Entrambi eccellono nell’arte del travestimento ed entrambi non hanno un’identità.
Fantomas fa il suo esordio in Francia nel 1911, ma già nel 1912 la casa editrice Salani lo ripubblica in Italia in romanzi e racconti. Nei fumetti italiani appare per la prima volta negli anni 40 in una collana dimenticata della edizioni Metropolis. Non si fa scrupoli a uccidere i suoi nemici, ha un ispettore che gli da la caccia (l’ispettore Juve) e una sua “Femme fatale”, lady Belthame.

angela luciana giussani
Angela Giussani, moglie dell’editore Gino Sansoni, si imbatte casualmente in un libro (o forse un fumetto?) proprio di Fantomas, dimenticato sui sedili di un treno. La storia la cattura e ne rimane affascinata a tal punto che decide di riproporne le atmosfere in chiave moderna. Dopotutto lei aveva già una casa editrice, la neonata “Astorina”, una sorta di “succursale” della casa editrice Astoria di proprietà di Gino. Il suo Fantomas si chiama Diabolik, la sua Lady Belthame è Eva Kant e l’ispettore che brama di catturarlo è Ginko. Il re del terrore, il numero 1 della serie, vede la luce nel 1962 ed è, di fatto, quasi un “clone” della prima storia di Fantomas (con i dovuti adattamenti). Successivamente, Luciana Giussani affiancherà la sorella Angela nella creazione delle storie e delle sceneggiature.
Angela Giussani aveva un target ben preciso per la sua opera: i pendolari che ogni giorno, in Italia, trascorrevano diverse ore in treno. Dopotutto anche lei e sua sorella adoperavano frequentemente il mezzo. Fu così che le venne in mente di riempire quelle ore di viaggio con una lettura piacevole, poco impegnativa ma al tempo stesso “adulta”. Il fumetto era considerato un genere più per adolescenti, mentre i libri gialli, per quanto coinvolgenti, erano troppo articolati, lunghi e poco idonei a un viaggio in una carrozza del nero. Il fumetto Noir fu la proposta editoriale che le due geniali sorelle elaborarono per venire incontro a questa grande fetta di pubblico.

Storia editoriale del fumetto Diabolik

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L’esordio avviene nel 1962. Il formato è più piccolo di quello attuale, 11,5 x 16,6, costa 150 lire e i disegni del misterioso Zarcone non sono memorabili. Fu un insuccesso, questa prima uscita passa sotto traccia e viene venduta soltanto da poche edicole del milanese. A distanza di tre mesi però le sorelle Giussani ci riprovarono e nel 1963 uscì il secondo numero, dal titolo l’inafferrabile criminale. Angela Giussani racconterà di aver promosso in prima persona il fumetto in tutte le edicole milanesi ed essersi scontrata con lo scetticismo degli edicolanti. In generale, fino al numero 7 del 1963 dal titolo “Terrore sul mare, la testata però non decolla.
Successivamente viene ristampato il numero uno e i disegni rielaborati in maniera più professionale. I primi 17 numeri riportavano come diffusione Ingoglia. Dal 1964 la distribuzione passa alla Sodip, che li ristampa tutti. Nel corso degli anni diverse migliorie estetiche verranno approntate. Nuovi sceneggiatori e nuovi disegnatori si uniscono al gruppo Astorina, incrementando la qualità della serie e con essa anche le vendite, che soltanto nel 1966 passa a una tiratura di 300.000 copie. Negli anni 70, lo strepitoso successo del periodico convinse le sorelle Giussani a ristampare tutte le prime storie che i nuovi ma già affezionati lettori non avevano letto. La ristampa R nasce nel 1978 e si conclude nel 2018. Poi Nel 1994 viene inaugurata un’ulteriore ristampa, la Swiisss.
La serie regolare è mensile fino al 1964, anno in cui diventa bimestrale. A partire dal 1965 fino al 1977 è quattordicinale e nel 1978, fino al 1980, quindicinale. Dal 1994 ad oggi è mensile. Nella serie regolare sono state stampate quasi 900 storie: una fra le più longeve in Italia.

Caratteristiche, poteri e abilità del personaggio Diabolik

personaggio diabolik
Nelle prime storie il personaggio è molto simile al suo “avo” Fantomas. La sua personalità è cinica, non si fa scrupoli ad uccidere, torturare, ingannare chiunque gli capiti a tiro per raggiungere i suoi scopi. Come tutti i ladri celebri della letteratura, predilige i gioielli e i diamanti. Le sceneggiature non si soffermano troppo sulle sfumature psicologiche, ma danno spazio alla trama e agli sforzi che la polizia mette in atto per acciuffarlo. Lui però è un fantasma inafferrabile, astuto, praticamente infallibile. Non usa armi da fuoco ma è abilissimo nell’uso del pugnale.
Esteticamente le sorelle Giussani affermarono di essersi ispirate all’attore Robert Taylor (Marco Vinicio in Quo Vadis, per intenderci). La calzamaglia lo ricopre per intero e ne occulta il fisico. Il personaggio sviluppa una sua psicologia e il suo universo di amici e nemici si amplia nel corso del tempo. Col passare del tempo i suoi crimini divengono meno estremi e le scene di violenza poco alla volta vengono ridimensionate fino a sparire quasi del tutto. Nella sua vita poi entra una donna “alfa”, bella, coraggiosa, dalla personalità magnetica, a differenza della sua precedente partner Elisabeth Gray. La povera Elisabeth era una vittima del Re del Terrore, ed egli finirà per farla impazzire. Al contrario Eva Kant è una fidanzata forte, modello di donna moderna in grado di tenere testa a un uomo dal carisma tagliente. Col tempo diventerà sua complice e nel cuore dei lettori la vera eroina dell’epopea. La loro relazione è molto solida e incentrata sul rispetto reciproco, a differenza di altri celebri furfanti della letteratura che oltre a infrangere la legge pubblica, non si fanno problemi a tradire le proprie donne. Non è però un rapporto che sfora nell’erotismo tipico del fumetto per adulto, tematica che qui è completamente assente. La passione si annida all’interno di ogni storia, la tensione sessuale si percepisce senza far ricorso a volgarità o disegni spinti.
Forse questo suo essere duro e spietato con i forti (il potere pubblico, la legge) ma corretto nella vita in generale, ha reso il personaggio così amato.

Biografia e vera identità di Diabolik

L’identità e le origini rimangono un mistero fino all’albo numero 5 dell’anno VII. Qui finalmente il nostro eroe racconta all’ispettore Ginko chi gli ha dato il nome che porta. Approdato in seguito ad un naufragio su un isola governata da un uomo malvagio di nome King, ne ha preso il posto uccidendolo e sostituendosi a lui con un travestimento. Il nome Diabolic era quello della ferocissima pantera che King teneva imbalsamata, dopo averla uccisa “salvando” il suo popolo. Proprio mentre sta per spirare, in una sequenza drammaticamente frenetica, il re da al suo assassino il nome di quella bestia.
Dopo essere fuggito dall’isola con le ricchezze di King, trascorre anni ad imparare le arti marziali orientali, prima di trasferirsi a Clerville.

Comprimari e altri personaggi del fumetto

Eva Kant

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Affascinante nobildonna dagli occhi di ghiaccio, vedova e dall’aspetto algido, è la compagna inseparabile del protagonista. La sua prima apparizione è nell’albo “l’arresto di Diabolik”, nel quale avviene anche il primo incontro fra i due all’hotel Excelsior. Il colpo di fulmine è immediata e il lettore ne ha piena percezione. lei è irrimediabilmente attratta da quel criminale pericoloso e dal fascino maledetto. Al tempo stesso lo teme, perché in quegli anni egli è ancora di una cattiveria inaudita e ha fatto del male anche a tante donne. Il re del terrore però saprà conquistarla. Eva Kant è la sua metà perfetta, anche “professionalmente”. Non è la classica pulzella indifesa e impaurita, ma una scaltra ladra dalle mille risorse. Tuttavia è gelosissima e sovente si sente sminuita ed entra in forte competizione con il suo uomo. Queste tensioni caratterizzano il loro rapporto e l’intera narrazione della serie, fin dagli inizi.

Ginko

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il nemico giurato. L’antagonista di questa serie è destinato a fallire praticamente sempre, cose che forse lo rende amabile per tanti lettori. l’ispettore Ginko non è una macchietta fine a se stessa all’interno della serie, è un personaggio ben caratterizzato, ingegnoso, duro e ligio al dovere. Ha il solo difetto di trovarsi contro un avversario temibile e astuto, quanto è più di lui. I due a volte sembrano odiarsi, ma in realtà nutrono l’un per l’altro un rispetto reciproco. Nessuno può fare a meno della sua nemesi e la morte di uno sarebbe per l’altro una catastrofe. Entrambi hanno un codice d’onore personale e una morale coerente, che perseguono senza mai tentennare. Cosa sarebbe la vita di Ginko senza il suo adorato nemico?
La sua compagna è la nobildonna Althea, innamorata profondamente del suo ispettore, con la stessa sete di giustizia, ma che non riesce a condividerne l’ostinazione con cui da la caccia all’inafferrabile criminale e alla sua complice Eva Kant.

Le serie di fumetti di Diabolik, le ristampe a colori e le nuove collane

Oltre alla serie inedita e regolare, ci sono numerose collane di valore, degne di quotazione e valutazione, sovente allegate a quotidiani nazionali e di recente distribuzione, che hanno ristampato e approfondito l’epopea del Re del terrore.

Il grande Diabolik (GDK) Astorina

Si tratta di un periodico che attualmente esce in edicola due volte l’anno. La prima uscita risale al 1997 e fino al 2003 aveva cadenza annuale. GDK fu lanciato quando ancora luciana Giussani era invita ed ebbe immediatamente un grande successo, andando esaurito ovunque. Le storie sono inedite e riguardano molto spesso approfondimenti a vicende o personaggi che si sono succeduti durante la storia dell’inedito. Attualmente siamo all’uscita numero 45.

Diabolik, eroi del fumetto Panorama (2005, 2006, 2007)

Tre serie distribuite da Panorama. La prima nel 2005, comprendente 12 volumi cartonati con storie ben selezionate. Il formato è cartonato.
La seconda, a colori, è uscita nel 2006 e comprende 10 volumi cartonati. La terza si intitola “Extra”, sempre del 2006 e sempre in 10 volumi cartonati.

Diabolik, collezione storica a colori di Repubblica

Serie di datazione molto recente, è iniziata nel 2017 e s è conclusa nel medesimo anno. Le uscite erano allegate a Repubblica / L’espresso. Comprende 25 volumi cartonati. Si tratta sostanzialmente delle prime 50 storie ristampate a colori, non contiene nuove storie. In aggiunta alcune rubriche di approfondimento e i “gadget” cartolina firmati da alcuni grandi autori del passato.

Diabolik, le origini del mito allegato alla gazzetta dello sport

50 volumi cartonati in grande formato costituiscono l’opera. Contengono le ristampe delle prime 100 storie, più gli approfondimenti e le note introduttive. Il primo volume uscì nel 2008 e venne dato in omaggio, i successivi al costo di 7 euro più il prezzo del quotidiano. Ogni volume contiene due storie classiche. Per celebrare il traguardo del milione di copie vendute, la gazzetta a distanza di quasi un anno dall’inizio della serie pubblicò uno speciale (numero 51, che era stato comunque annunciato) con in allegato l’audiofumetto il re del terrore, remake.

Diabolik gli anni d’oro, panorama / tv sorrisi e canzoni

Questo è il proseguimento della serie le origini del mito della gazzetta dello sport. Uscita nel 2010, ristampa le storie successive al numero 100, per un totale di 50 volumi cartonati. La serie si è conclusa nel 2011.

Diabolik gli anni del terrore, panorama / tv sorrisi e canzoni

265 pagine in grande formato, cartonato, che ristampano le prime 100 storie a colori. Il piano editoriale, per iniziativa di Mondadori, è partito nel 2011 in allegato al settimanale tv sorrisi e canzoni o a Panorama, al costo di 6,90 più il prezzo della rivista. Ogni uscita contiene due storie e gli interessanti approfondimenti redazionali. La differenza con le origini del mito è che in questo caso le storie sono a colori. L’opera è terminata nel 2014.

Diabolik gli anni della gloria, panorama / tv sorrisi e canzoni

Mondadori ha ristampato anche le storie dal numero 301 al 400 in questa collana allegata come supplemento a Panorama / tv sorrisi e canzoni. Il piano editoriale è iniziato nel 2012. A colori, in 248 pagine in copertina cartonata. Ogni volume contiene due storie. All’inizio di ciascuno, l’inedito a puntate “le regine del terrore”.

Diabolik Nero su Nero, la gazzetta dello sport / corriere della sera

Altra pubblicazione che ristampa una selezione delle migliori storie del re del terrore. Le copertine brossurate sono graficamente molto apprezzabili. La particolarità della collana è che ogni storia viene pubblicata in parallelo con un crimine di attualità reale o un misfatto, sul quale l’editorialista fa i dovuti confronti. Iniziata nel 2014, si è conclusa nel 2016 dopo 100 numeri.

Diabolik Grande, Panorama

10 volumi editi da Mondadori e distribuiti con il settimanale Panorama che contengono le ristampe del grande Diabolik Astorina. Prima uscita agosto 2013, ultima ottobre 2013.

I fumetti di Diabolik più belli e da leggere assolutamente

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Il re del terrore

Ovviamente il primo numero della serie deve essere letto. Acquistatelo, in qualsiasi edizione, non la prima del 1962 e nemmeno la seconda del 1963 che sono merce da collezione, ma in una delle molteplici ristampe. L’illustratore della prima edizione è lo spettrale “Angelo Zarcone”, detto il tedesco. Non si sa nulla di costui, che adoperò uno pseudonimo e che dopo aver consegnato i disegni si volatilizzò. Le sorelle Giussano anni dopo si misero sulle sue tracce, senza successo. I suoi disegni non erano proprio dei capolavori, pertanto nelle edizioni successive furono migliorati da Marchesi prima e da Zaniboni poi. La trama di questo numero 1 è veramente simile al primo Fantomas: un omicidio di una marchesa sconvolge la famiglia Garian. L’ispettore Ginko è convinto che dietro un crimine tanto efferato ci sia il terribile Diabolik.
Con oltre 900 storie inedite, chi si avvicina soltanto adesso alla serie può trovarsi un po’ disorientato. Fatta la debita premessa che sarebbe fantastico riuscire a leggere tutte le storie dalla prima all’ultima, è anche comprensibile che non tutti possono o vogliono farlo per motivi di tempo. Tuttavia ci sono alcuni numeri imperdibili, sia per comprendere al meglio la psicologia del personaggio e la sua storia, sia perché sono unanimemente considerati belli ed avvincenti. Di seguito, una brevissima e personale selezione. NO SPOILER!

L’arresto di Diabolik n.3, 1963 ill. Marchesi

Travolti da un’incontenibile passione, Eva Kant e il re del terrore si incontrano per la prima volta e scatta subito il bacio. Ma Elizabeth, la sua fidanzata, scopre che Walter Dorian e Diabolik sono la stessa persona e lo denuncia a Ginko. Nel frattempo, proprio nel bel mezzo dell’idillio lui viene arrestato. Oltre ad un amore il nostro protagonista trova la sua complice più fidata.

Lotta disperata n.5, 1964 ill. Facciolo

Questa storia è molto importante, in quanto segna l’inizio della trasformazione del personaggio di Eva Kant, che riesce a ribellarsi al Re del Terrore. In questo numero infatti la stava perfino per strangolare! Sono ancora lontani i tempi in cui, almeno con la sua fidanzata, riesce ad avere nobili sentimenti. Ma sarà proprio il rapporto con Eva, nel tempo, a renderlo più umano.

Il castello della morte, n.19, 1964 ill. Facciolo

Da molti considerata una delle storie più belle dell’intera serie, forse la più bella. Un giallo mozzafiato, che vi terrà incollati alle pagine del vostro piccolo albo dall’inizio fino alla fine. L’ambientazione è un castello, fuori nevica, all’interno, fra gli inquilini si cela un misterioso killer…ma chi? La trama riprende molto 10 piccoli indiani, ma le sorelle Giussani lo fanno ovviamente a modo loro.

Diabolik, chi sei? anno VII n.5 ill. Coretti / Facciolo

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Di questo albo avevamo già parlato: la sua importanza è fondamentale per conoscere le origini del nostro eroe. La domanda del titolo è la stessa che Ginko pone al re del terrore, in un momento drammatico (entrambi stanno per morire). Da li parte il flashback che spiega, sia a Ginko che al lettore, la vera origine del personaggio. Viene considerato un must to have per tutti gli amanti della serie, anche se in seguito, con il moderno GDK, la storia del protagonista verrà sviluppata e articolata maggiormente.

La vittoria di Ginko / l’ultimo rifugio anno XI n.15 – n.16 (ristampe SWISSSS 222, 223 – ill. Bozzoli / Facciolo)

Un episodio doppio mozzafiato, che non può mancare nella lista dei più belli e iconici della serie. La nostra coppia di eroi è alle corde, ha perso tutto. Proprio in questo momento drammatico vengono fuori tutti i sentimenti del Re del terrore verso la sua amata, in una dichiarazione accorata e sincera. Anche in questo caso, non aggiungo spoiler.

Le ombre del passato, anno XIII n. 21 ill. Zaniboni / Coretti

Un Re del terrore che si mostra in tutte le sue debolezze: il ricordo di aver ucciso una bambina lo pone faccia a faccia con la sua coscienza. Storia da qualcuno ritenuta “buonista”, in realtà, se consideriamo la la psicologia del personaggio, in essa egli si mostra perfettamente in linea con il suo modo di essere e agire.

Violenza carnale Anno XXXIII, n.9 ill. Toldo / Paludetti

In questo albo si tratta il delicatissimo tema della violenza sulle donne, cosa inusuale per un fumetto. A farne le spese è la povera Altea, in una narrazione drammatica e incalzante. Eva e Diabolik mostreranno il loro lato più umano, consentendo a Ginko di liberarsi per aiutare la sua amata vittima di uno stupro.

Il tesoro di King, anno XXXVII n. 10 ill. Facciolo

Un nemico riaffiora dal passato. In questa avvincente storia Il re del terrore troverà un avversario temibile e dalle sembianze “diaboliche”: se stesso.

I film sul grande schermo e la serie mai realizzata

diabolik film
Il successo del personaggio ha stuzzicato la fantasia anche dei produttori cinematografici, intenzionati a portarlo sul grande schermo. Il primo a cimentarsi in questa “impresa” fu Dino De Laurentiis. Il film prodotto nel 1967, intitolato “Diabolik”, vedeva alla regia Mario Bava. Fra gli interpreti anche Michel Piccoli nel ruolo di Ginko e John Phillip Law come protagonista. Eva Kant è Marisa Mell. Le musiche, del maestro Ennio Morricone. Nonostante questa pellicola sia oggi considerata un film di culto, emblema della cultura POP degli anni 60 / 70, al botteghino gli incassi non furono entusiasmanti.
Più recentemente, nel 2021, un nuovo film è stato realizzato dai Manetti Bros. Protagonista è Luca Marinelli, mentre nel ruolo di Eva Kant troviamo Miriam Leone. Valerio Mastandrea è Ginko. Il film ha ricevuto recensioni contrastanti: molti appassionati l’hanno apprezzato, in particolare per il cast, ma c’è anche chi l’ha giudicato severamente etichettandolo come noioso.
In anni passati si è parlato molto di una serie tv prodotta da Sky per i 50 anni della nascita del personaggio. Non è mai stata realizzata.

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