Fumetti Corno: serie principali, storia, valore e prezzo

11 Dicembre 2022

Ho deciso di dedicare questo articolo ad una casa editrice che ha fatto la storia del fumetto made in Italy. Offrire una panoramica esaustiva di tutte le opere pubblicate dall’editoriale Corno negli anni della sua attività sarebbe stato praticamente impossibile e per questo io ho provato a fornire i riferimenti essenziali, in modo che chiunque lo desideri possa anche approfondire per conto proprio. All’interno dell’articolo troverete gli approfondimenti sulle singole serie trattate, a cui ho dedicato le pagine specifica. Chi invece non fosse interessato a conoscere questa piccola epopea fumettistica, ma desidera vendere o valutare le collezioni in suoi possesso può contattarmi utilizzando uno qualsiasi dei canali che trovate sul mio sito (telefono , Email, form contatti).

Serie principali dei fumetti corno


Fra gli anni 60 e 80 il marchio della casa editrice compare sulle serie più collezionate del ventennio. I prodotti più venduti in assoluto sono sicuramente i fumetti dei supereroi, ma l’editoriale milanese ebbe il merito di saper spaziare su tanti generi differenti: satirico, bellico, horror, fantascienza. Vediamo quali sono le serie più iconiche edite nell’arco della sua storia. L’elenco, come anticipavo nell’incipit, non è completo. Mi riprometto, di volta in volta, di andare ad aggiornare la lista.

I supereroi

L’uomo ragno
uomo ragno corno

Spidy arriva in Italia per merito della casa editoriale milanese. Siamo nel 1970, se escludiamo la pubblicazione di Sgt Fury e i suoi commandos (editrice le Maschere), è anche il primo supereroe Marvel ad approdare sulla penisola. Il successo fu enorme, alla prima serie di 283 numeri seguì una serie gigante, una seconda serie, un giornalino. Ancora oggi la “creatura” Di Stan Lee è la più amata dell’intero universo Marvel. Numero chiave per chi colleziona: sono veramente tanti, infatti potete trovarli alla pagina specifica sull’uomo ragno

 

 

 

L’incredibile Devil
l'incredibile devil corno

 

 

 

Sempre nel 1970, a brevissima distanza dall’Uomo ragno, fa il suo esordio L’incredibile Devil. Copertina con sfondo giallo, personaggio in primo piano, con maschera rossa. L’ultimo numero è il 126 e reca la data del 1975. Sul finire della serie fa la sua prima apparizione The Ghost Rider, nel numero 105. La testata in formato grande si intitola “Devil gigante” ed è composta da 40 numeri. Numero chiave per chi colleziona: 105, 113, poi tutto quelli con adesivi e manifesti presenti.

 

 

 

 

I Fantastici quattro
I fantastici quattro corno

 

 

 

Nel 1971 esce il numero 1 dei Fantastici quattro. Gli eroi della Marvel sbarcano in Italia contro l’uomo talpa. La serie si protrarrà fino al 1981 e si concluderà con il numero 259. Tante prime apparizioni all’interno della saga: Galactus, Warlock etc. Anche in questo caso abbiamo un’edizione formato gigante, in 39 uscite. Numeri chiave per chi colleziona: 8, 44, 45 poi quelli con adesivi e manifesti.

 

 

 

 

 

Il mitico Thor
Il mitico Thor corno

 

 

 

Il 1971 è un anno molto ricco: Il duo Kirby / Lee propone Thor, un eroe che è anche un semidio. La serie italiana resiste fino al 1980 per 243 uscite. La seconda serie è di 42 numeri e comincia nel 1983. Numeri chiave: 5, 16, poi quelli con manifesti e adesivi. Rispetto a Fantastici quattro e Uomo ragno oggi vede le sue quotazioni un po’ in calo.

 

 

 

 

 

Capitan America
capitan america fumetti

 

 

 

Composta da 128 numeri, esce in Italia nel 1973. Il successo del personaggio creato da Joe Simon e Jack Kirby fa breccia nel cuore degli americani più patriottici, ma nel tempo si rivelerà inferiore a quello dei colleghi delle serie precedenti. Per questo motivo oggi è meno collezionabile. La serie formato gigante consta di 14 numeri. Numeri chiave: ad eccezione dei numeri con manifesti e adesivi, non ci sono numeri particolarmente ricercati.

 

 

 

 

Gli albi dei supereroi
albi dei supereroi corno

 

 

Serie antologica creata nel 1973, abbreviata anche in “ASE”. Ogni albo è dedicato a un eroe specifico: il primo numero si intitola i Difensori ed è la prima apparizione del team. Nel corso delle pubblicazioni compariranno anche altri eroi fra cui Conan, Licantropus, Dracula, Ka-zar, Red wolf etc. Non ci sono numeri chiave, a parte quelli con adesivi o l’ultimo, il 49. Gli ultimi numeri contengono le storie apparse in America in the tomb of Dracula. Quando la serie si interrompe, queste vengono poi riprese in “Il corriere della Paura presenta: Dracula”.

 

 

 

 

 

Hulk e i difensori
Hulk e i difensori

 

 

 

Collana del 1975, di 44 numeri, dedicata al verde e forzutissimo Hulk e al gruppo dei difensori, che nella sua formazione originale comprende anche il Dottor Strange e Namor. Non ci sono numeri chiavi o particolarmente ostici per completare questa serie. Gli ideatori sono gli americani Roy Thomas e Ross Andru. La prima apparizione italiana però avviene ne “Gli albi dei supereroi”.

 

 

 

 

 

Conan & Kazar
conan & akazar

 

 

 

 

 

Piccola serie di 44 numeri del 1975. Dura soltanto un anno, ripubblica le storie americane del personaggio di Thomas e Barry Windsor Smith pubblicate su Conan the barbarian, Savage tales e Savage Sword. A sua volta, questi comics USA, riprendevano il Conan ideato dallo scrittore Robert Howard. Non ci sono numeri chiave. Compare anche ne “Gli albi dei supereroi” e in una serie speciale Corno di 9 numeri, dal titolo semplicemente “Conan”.

 

 

Kamandi
kamandi

 

 

 

 

Qui decidiamo di uscire un po’ fuori razza, ma credo sia comunque la sezione più pertinente in cui inserire Kamandi. Non è un supereroe a tutti gli effetti e non è neanche Marvel, ma DC. L’autore però è sempre Kirby. Esordisce in Italia nel 1977 per 38 numeri. Non ha numeri chiave o particolarmente rari.

 

 

 

 

 

Il soldato fantasma
Oggi è una delle serie Corno “invecchiate peggio”. Il personaggio di Unknow soldier (questo il titolo originale) è stato dimenticato negli anni, ma la serie conteneva storie provenienti anche da Spirito del Carro e i Perdenti. Il primo numero risale al 1977, la collana si conclude dopo appena 16 uscite. Non ci sono numeri chiave, l’intera serie è un po’ più rara rispetto alle altre, ma non per questo più quotata: non sono molti infatti oggi i suoi collezionisti.

 

 

Gli Eterni
Interessante miniserie ideata da Jack Kirby e pubblicata in Italia nel 1978. Formata da appena 29 numeri. Non ci sono numeri chiave di rilievo da segnalare, il numero 14 ha il poster di Fonzie, il 26 ha anche esso il poster. Il 27 talvolta viene venduto a prezzo salato come fosse un numero chiave ma per quanto mi riguarda la trovo mera speculazione, l’ho visto moltissime volte e non è raro.

 

 

I vendicatori
Serie che esordisce in Italia nel 1980, di soli 14 numeri. Il fumetto traduce gli Avengers americani, che a loro volta erano già apparsi ne Il mitico Thor. Non ci sono numeri chiave.

 

 

L’incredibile Hulk
hulk poster

 

 

 

Collana di 38 numeri sbarcata in Italia sull’onda dell’entusiasmo del telefilm. L’anno è il 1980; Hulk, come fumetto, era già comparso su Thor, fantastici quattro e sulla testata “Hulk e i difensori”. Dramma al Luna park, il primo numero della serie, segna l’esordio in un fumetto italiano tutto suo. Numero chiave: nello specifico ne parliamo sull’articolo dedicato, ma il più raro è il numero 37.

 

I neri, Alan Ford e altre serie minori

Kriminal
Nato sulla scia di Diabolik nel 1964, non è però un comune clone del Re del terrore. Potete approfondire in questo articolo dedicato. Gli autori sono Magnus & Bunker.

 

 

Satanik
satanik

 

 

 

Protagonista questa volta è una donna, la timida e impacciata Marny Bannister che come nel più celebre romanzo di R.L. Stevenson si trasforma e cambia personalità, divenendo la strega Satanik. Come per Kriminal l’anno di nascita è il 1964 e gli autori sono Magnus & Bunker. Per quanto riguarda numeri chiavi e rarità, Abbiamo approfondito personaggio e fumetto in questa pagina.

 

 

 

 

 

 

Alan Ford
alan ford collezione

 

 

Indovinate un po’ chi ha creato questo ennesimo successo? Due nomi a caso: Magnus & Bunker. Il talento dei due artisti ha contribuito a rendere imperituro il nome dell’editoriale Corno. La versatilità è una loro dote. Appena 5 anni dopo Kriminal e Satanik, nel 1969, senza colpo ferire danno prova di grande talento passando dal genere noir a quello comico / satirico con Alan Ford e il suo gruppo di TNT. Della serie abbiamo parlato in maniera più approfondita in questo articolo dedicato.

 

 

 

 

– Kansas Kid
Kansas kid corno

 

 

 

Serie di 55 numeri pubblicata fra il 1963 e il 1964, oggi dimenticata. In realtà si trattava di ristampe di una precedente serie edita da Cremona nuova nella collana Sparviero, che a sua volta era stata già ristampata altre due volte. Non mi sovvengono numeri chiave su cui soffermarmi, l’intera opera in realtà non è di facilissima reperibilità, ma del resto non lo è neanche chi la colleziona.

 

 

 

 

 

– Dennis Cobb agente SS018
dennis cobb corno

 

 

 

Creazione del duo Magnus&Bunker risalente al 1965. La collana si è protratta fino al 1968 per 41 numeri. Il personaggio è chiaramente ispirato allo 007 di Ian Fleming, ma non ha l’ironia di Alan Ford che ha conquistato il pubblico. Gli ultimi 4 albi della serie cambiano formato e passano da verticale e orizzontale. Serie con numeri chiave difficili: il numero 8 e il 25 sono rari ma si trovano pagandoli qualcosa in più, il 40 è più raro dei precedenti ma anche in questo caso, se siamo disposti a pagare discretamente, lo troviamo. Il 41, fuoco tra gli iceberg, è molto raro e non lo troviamo.

 

 

 

 

 

– Gesebel
gesebel corno

 

 

 

Regina di Virgin City, un pianeta alieno governato da donne corsare e prorompenti, Gesebel da il nome a questo fumetto di fantascienza di Magnus & Bunker. Stranamente, quando uscì, la serie non ebbe grande successo e fu interrotta al numero 23; In tempi più recenti è stata ristampata e oggi è anche ampiamente rivalutata, da lettori e collezionisti. Il numero chiave è il 21, una rarità se lo cerchiamo non di resa.

 

 

 

 

 

– I racconti dell’impossibile
i racconti dell'impossibile corno

 

 

 

Spettacolare miniserie curata da Bunker e pubblicata, per soli 10 numeri, nel 1967. All’interno di ogni albo venivano pubblicate tre storie, principalmente horror ma ve ne erano anche di spionaggio e genere investigativo. Le copertine sono letteralmente “da paura”, bellissime e a tema horror, disegnate da Corteggi. Serie non semplicissima, la rarità è il numero 8.

 

 

 

 

 

– I racconti del terrore
i racconti del terrore corno

 

 

 

 

Possiamo considerarla la serie gemella della precedente. Le copertine sono di Corteggi, sempre splendide (anche se a parer mio non hanno la stella bellezza ammirata nei racconti dell’impossibile) e questa durò appena 8 numeri. Gli ultimi due albi, dal titolo la Medium e la serra sono molto rari, soprattutto se li cerchiamo non di busta.

 

 

 

 

– guerra d’eroi
Andiamo sul filone bellico, per una serie iniziata nel 1965 e conclusa nel 1984, dopo 784 numeri. In realtà la serie proseguì anche dopo, fino agli anni 90, però pubblicata da un’altra casa editrice. Da un punto di vista collezionistico è una serie oggi purtroppo quasi dimenticata, sebbene abbia alcune copertine, soprattutto le prime disegnate da Corteggi, meritevoli di lode. Non pubblicava storie italiane.

 

 

– Il corriere della paura
corriere della paura

 

 

Il formato è quello classico dei fumetti dei supereroi, le storie contengono storie a tema Horror pubblicate da Marvel negli Stati Uniti, principalmente su “Dracula Lives” e “Vampire tales”. La testata, pubblicata nel 1974, cambiò nome in “Il corriere della paura presenta: Dracula” nel 1977, e continuò a pubblicare le storie apparse negli USA in “The tomb of Dracula”, interrotte negli albi dei supereroi. Molto raro è l’allegato amuleto scacciaguai. Ne parliamo nell’articolo dedicato.

 

 

 

– Milord
milord corno

 

 

 

Bunker e Paolo Piffarerio sono rispettivamente autore e disegnatore di questa serie di soli 10 numeri. L’ambientazione è Londra e il protagonista della serie rispecchia lo stereotipo del ladro gentiluomo, in stile Lupin. Siamo dunque lontanissimi dai ladri spietati dei classici anni 60 di genere noir. Il primo albo è del 1968, le copertine sono di Corteggi. I numeri chiave e rari sono gli ultimi. I primi sono invece abbastanza comuni.

 

 

 

 

 

– Shang chi maestro di Kung fu
shang chi maestro del kung fu

 

 

 

Fumetto pubblicato in Italia per la prima volta nel 1975. Il formato in questo caso è quello dei supereroi, anche se non parliamo di supereroi ma dell’erede del Fu Manchu, Shang chi esperto di arti wushu. Il filone è dunque quello delle arti marziali, che negli anni 70 spopolava fra i ragazzi (e non), grazie anche al mito di Bruce Lee recentemente scomparso. La prima serie è composta da 54 numeri, la seconda soltanto da 5.

 

 

 

 

 

– El gringo
el gringo

 

 

 

 

Un eroe del west solitario, taciturno e al servizio dei deboli e degli oppressi. Il primo numero è uscito nel 1965, gli autori sono Bunker (i testi) e Piffarerio (i disegni). La serie si è sviluppata nell’arco di 35 numeri. L’ultimo si conclude con la morte del nostro eroe. Negli anni 70 è stata ristampata.

 

 

 

Storia della editoriale Corno

Andrea Corno e Luciano Secchi (in arte Max Bunker) sono gli uomini che hanno gettato le fondamenta della casa editrice. Il primo ha avuto l’intuizione e il coraggio di fondare una casa dedicata al fumetto, il secondo ha messo a disposizione fin dagli albori il suo estro e la sua arte. La firma di Max Bunker la ritroviamo quindi anche nelle prime serie. Nel 1960 l’azienda si chiamava Serpente volante e pubblicava storie riprese da magazine e testate americane, non originali. distribuì la prima rivista contenitore, intitolata Viva, che ebbe breve durata. Bisognava cambiare veste grafica, nome e metodo: Serpente volante mutò nome in editoriale Corno. Una delle prime opere originali di rilievo fu Maschera Nera, una sorte di epigono di Zorro. Le storie erano di Bunker, i disegni di Paolo Piffarerio. Ma per far salire alla ribalta il nome dell’editoriale sarà necessario attendere il 1964/1965, l’esordio di Kriminal e Satanik e il concomitante ingresso nella scuderia di Magnus. Negli anni 70 la ripubblicazione in italiano dei fumetti supereroi Marvel portò l’editoriale all’apice del successo. Per 10 anni rimase sulla cresta dell’onda. Il declino cominciò negli anni 80, nonostante artisti del calibro di Silver (Lupo alberto) e Castelli (Martin Mystere) avevano iniziato a collaborare ad Eureka, la rivista contenitore di punta che usciva in edicola fin dal 1967. Le strade di Andrea Corno e Luciano Secchi così si divisero e il numero 59 dell’uomo ragno gigante non vedrà mai effettivamente la luce, rimanendo una leggenda per “criptocollezionisti” di fumetti.
Kriminal

Collezionare fumetti Corno: valore e prezzo

I fumetti della casa editrice milanese sono ancora oggi molto collezionati. Poiché sono uscite tante serie e con personaggi tanto diversi fra loro, non tutte hanno lo stesso valore. Non tutti hanno un valore, se vogliamo dirla tutta: i numeri facilmente reperibili in condizioni da lettura o peggio sono quasi invendibili.
L’uomo ragno accende la passione più di qualsiasi altra serie, gli altri supereroi hanno in genere meno Appeal. Ma i criteri di scelta dei collezionisti di comics supereroi USA/Marvel influenzano ormai anche i collezionisti italiani. Da qui scaturisce il crescente interesse per i cosiddetti numeri chiave che includono le prime apparizioni più significative: i cacciatori di prime apparizioni vogliono tutte le edizioni del fumetto in cui compare per la prima volta il loro beniamino. Ecco perché in tempi recenti il numero 149 con la prima apparizione del punitore è diventato un fumetto “raro”. Prima a noi italiani non fregava quasi nulla di un fumetto così “comune”, o comunque il 149 serviva come qualsiasi altro numero per completare la raccolta. Adesso assistiamo a una richiesta esagerata di numeri chiave e prime apparizioni, anche in Italia, da parte di gente che in alcuni casi non possiede neanche i numeri comuni da 1 euro e non fa nemmeno la raccolta.
Ma collezionare “come fanno in USA” significa anche pretendere fumetti in condizioni da edicola o perfetti. Vi basti pensare che negli Stati Uniti, chi colleziona ad alti livelli fa “gradare” il fumetto. Il grading è un voto attribuito da una commissione di esperti, basata sui difetti e sulla qualità estetica. Il fumetto così gradato è incapsulato in una mini teca trasparente, su misura. Da quel momento, per poterlo sfogliare bisogna letteralmente spaccare l’involucro. Il CGC (cioè il voto) viene poi riportato sull’esterno, insieme a titolo ed edizione. Il tutto ovviamente ha un costo.
In Italia non siamo arrivati ancora a un livello tale di perfezionismo, ma se consideriamo che oggi la tendenza è collezionare “da edicola” o quasi, capirete che fumetti letti, usurati, di resa, sono spesso invendibili mentre fumetti perfetti, mai letti, hanno prezzi molto alti.
La editoriale Corno poi offriva in allegato o in omaggio tanti gadget per i suoi affezionati lettori. I più comuni erano gli adesivi presenti all’interno dei singoli albi, soprattutto dei supereroi, ma gli stickers erano inseriti anche fra le pagine di Alan Ford, Kriminal e molte altre testate. Questi adesivi, se sono ancora attaccati alla loro fustella, conferiscono valore all’albo. Lo stesso dicasi per manifesti e poster, che ovviamente devono essere in eccellenti condizioni al pari dei fumetti.
Gli albi dei supereroi oggi non sono ricercati perché sono rari, ma perché godono di enorme popolarità (anche grazie a Hollywood). Diversamente da uomo ragno, fantastici quattro etc, le miniserie Corno come Dennis Cobb, Gesebel, Rio river, Maschera nera etc. sono più rare ma meno ricercate. Pur essendo un collezionismo bellissimo, è di nicchia. A far lievitare il prezzo di queste serie è la presenza dei numeri chiave: il 21 di Gesebel, il 41 di Dennis Cobb, gli ultimi di Milord e dei racconti dell’impossibile, giusto per citarne alcuni. Attenzione anche ai gadget rari: il pupazzetto di Kriminal, l’allegato di Spidy giochi e il già citato amuleto scacciaguai sono un obiettivo ostico! Va detto però che a differenza dei gadget dei supereroi, la platea interessata è meno numerosa.
Insomma, una valutazione “di massima” non può essere fatta e chi ve la proporrà, a distanza, o ha ereditato anche lui qualche potere divinatorio da supereroe, oppure non potrà essere molto preciso. Per valutare correttamente una serie di questo tipo è necessario vederla dal vivo, in foto o peggio ancora tramite video si può giusto appunto provare ad azzardare.

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