Ho già parlato in maniera approfondita della collana Zagor Zenith gigante in questo articolo che offre una panoramica generale al collezionismo e alla storia della serie. Oggi desidero però soffermarmi su un numero in particolare, che forse è il più raro e prezioso di tutta la collezione: il 64 L’abisso verde con quarta di copertina variante gialla. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio che significano queste arcane parole, ricordando sempre che qualora siate in possesso di chicche e particolarità come quella in oggetto potete sottopormele per una valutazione o per la vendita: nei dintorni di Milano, Roma, Bologna, Palermo è possibile fissare un incontro dal vivo, in alternativa potete contattarmi tramite telefono o whatsapp(trovate tutto alla pagina contatti).
Il numero più raro di Zagor: #64, L’abisso verde con stemma giallo in quarta di copertina
Cominciamo col dire che L’abisso verde è, anche nella sua versione standard, uno dei numeri più rari di Zagor e forse il più costoso se conservato in condizioni “da edicola”, che nel gergo collezionistico equivale a perfette. Il motivo è presto detto: è uscito nel luglio 1966, anno in cui uscirono anche il numero 32 del Piccolo ranger, e il 3 della collana Araldo, altri numeri chiave e con valutazioni alte delle rispettive serie, purché in condizioni da edicola. Nel mese di quell’anno Bonelli stampò questi albi con una colla di qualità scadente, difettosa, che non ha aderito bene alla costa. Quindi gli albi realizzati in quel mese sono arrivati ai nostri giorni spaginati.
Insomma, già di suo L’abisso verde è un numero raro. Nella foto sotto potete osservare la quarta di copertina, che si presenta con la A di Araldo all’interno di un rettangolo rosso.
Ma questa è la versione comune, che dovreste trovare con maggior semplicità. Ancor più rara, quasi introvabile, è la versione con la “A” di Araldo in quarta di copertina nel riquadro giallo.
Questa variante è probabilmente il pezzo più raro della collezione gigante di Zagor. Ebbene si, nel collezionismo anche un particolare così piccolo e per qualcuno forse insignificante, può fare la differenza.
Ma quanto vale quindi il 64 variante logo giallo?
Che sia uno dei o forse il numero più raro della collezione, è abbastanza oggettivo e non lo svelo certamente io per primo. Quasi tutti i collezionisti che desiderano completare la loro serie devono fare i conti prima o poi con il temibile 64 stemma giallo.
Diventa molto più difficile fornire una sua valutazione economica, perché lo storico di vendite online completate a nostra disposizione è molto limitato.
Così come la versione classica, anche la variante patisce la pessima qualità della colla utilizzata da Bonelli nel mese di luglio 1966, quindi se volessimo comprare una copia di questo albo perfettamente integra e priva di restauri dovremmo penare non poco.
In linea di massima il suo valore di mercato potrebbe aggirarsi sui 3000 euro, non spaginato, senza restauri e in condizioni generali ottime.