Nathan Never è il personaggio principale dell’omonima serie creata da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna per Bonelli. Questa saga devia un po’ da quelli che sono i contenuti tradizionali della casa editrice milanese, poiché è ambientata nel futuro ed è di genere fantascientifico, una novità rispetto al passato. In questo articolo andremo a vedere più da vicino la storia di questo fumetto e le sue caratteristiche, dedicando ampio spazio alle curiosità e al collezionismo.
Nathan Never: storia editoriale
Il numero 1 dal titolo Agente speciale Alfa esce in edicola nel giugno 1991. Due mesi prima del debutto era però stato pubblicato un numero zero allo scopo di introdurre il nuovo personaggio. Il numero zero è a cura di Alessandro distribuzione, gli autori sono Medda, Serra e Vigna e i disegni di Roberto De Angelis.
La periodicità della serie regolare è mensile, il formato degli albi 16×21. La saga è tuttora in corso e ha tagliato il traguardo del numero 400, al momento in cui è stato redatto questo articolo.
Le copertine, fino al numero 59, sono tutte di Claudio Castellini. Dal numero 60 fino al 249 di Roberto De Angelis, il quale nel numero 50 passa il testimone a Sergio Giardo.
Serra, Medda e Vigna si alternano al soggetto e alla sceneggiatura durante la prima fase, ma col passare del tempo anche altri autori firmeranno le storie di Nathan Never. Ne cito solo alcuni: Sammartino, Vietti, Lisiero, Ostini, Piani, Ruju, Perniola, Eccher, ma Serra, Medda e Vigna continuano ancora oggi a scrivere molte delle storie. Un po’ più caotica è la situazione per quel che concerne i disegni: il disegnatore “titolare”, di punta, è Roberto De Angelis, che ha anche disegnato il numero 0. Colui che ha delineato i canoni grafici del personaggio è Castellini. Nel corso degli anni però entrambi hanno diradato i loro contributi, sostituiti da altri artisti (Toffanetti, Giardo, Casini, Oskar, Olivares etc.)
Nathan Never, trama e caratteristiche del fumetto
Un’atmosfera un po’ cyberpunk e un po’ manga per i disegni, rendono Nathan Never un unicum nel corpus Bonelli. La fantascienza non è infatti un genere molto trattato da questa casa editrice, che però con NN decise di lanciarsi alla scoperta dell’universo vasto ed inesplorato. Nathan è un ex agente di polizia dal passato infelice, che dopo l’omicidio della sua amata Laura si arruola nell’agenzia Alfa, un’agenzia di investigazioni privata. Le avventure sono cronologicamente collocate in un futuro prossimo (che non è neanche troppo lontano), in cui la Terra a causa dell’inquinamento e di pesanti cataclismi non è più in grado di garantire la vita a tutti i suoi abitanti. Gli uomini hanno creato e popolato nuove stazioni orbitanti, in contrasto fra loro e dove regna la criminalità.
Per la creazione di questo universo gli autori sono stati influenzati dai classici di fantascienza, da Asimov con i suoi robot, a Philip K. Dick per gli androidi (il cacciatore di androidi, da cui è stato tratto Blade runner), ma anche dai manga, come Akira o Ghost in The shell.
La saga può fregiarsi di una buona continuità, le vicende dei numeri precedenti influenzano l’evoluzione della narrazione. Piccoli cicli o micro archi narrativi si intrecciano, iniziano e si interrompono garantendo alla serie una certa varietà. Alcuni personaggi minori raggiungono una maturità tale da guadagnarsi una propria serie, come nel caso di Legs Weaver.
Nathan Never: valore della serie, collezionismo e rarità
Sul collezionismo di Nathan Never c’è davvero poco da scrivere, perché di fatto non esistono rarità o albi particolarmente pregiati o di valore. Gli ultimi numeri oggi in edicola, o quelli usciti durante la pandemia di COVID sono quelli più rari e dal valore maggiore (ma parliamo sempre di pochi euro). I primi invece hanno un mercato praticamente insulso, in linea di massima sui 50 centesimi al pezzo se venduti in blocco. Purtroppo a volte diventa difficile venderli anche a quel prezzo.
C’è una piccola eccezione:
Il numero 0, pubblicato da Alessandro Distribuzioni, ha un segnalibro come inserto. Questo albo, rigorosamente con il segnalibro, ha una valutazione di circa 40 euro. A suo tempo ebbe una tiratura molto bassa, gira voce di circa 1000 esemplari (ma sicuramente furono di più), ed è abbastanza raro. Attenzione però perché il numero 0 è stato ristampato da Bonelli e allegato al numero 7 della serie regolare. Non si tratta di una vera anastatica, la quarta di copertina è completamente diversa: l’originale infatti reca il marchio AD (Alessandro Distribuzioni).
Del numero 1 esistono due versioni, ma pur essendo un numero 1 il suo valore sul mercato dell’usato non è alto. Si attesta più o meno sui 5 euro.
Nathan Never, spin off e altre serie
Intorno alla serie regolare orbitavano altri prodotti editoriali con NN come protagonista:
– Nathan Never Agenzia alfa 1-43, valore di circa 70 euro. La pubblicazione esordisce in edicola nel 1997 e si interrompe nel 2019. Lo spin off ruota intorno ai membri dell’agenzia investigativa alfa.
– Nathan Never, albo gigante: 16 volumi pubblicati fra il 1995 e il 2013 in formato gigante (con copertina rossa), contenenti storie inedite. A partire dal numero 17 cambiano sia il formato che la denominazione.
– Nathan Never, raccolta: serie avviata nel 2003, con periodicità bimestrale, realizzata con le rese degli invenduti contenuti in un singolo volume. Il valore è di circa 30 euro. La pubblicazione si interrompe nel 2010.
Nathan Never, le variant
– Numero 1 auguri sonori, edito in occasione di Lucca Comics 2018. Contiene un biglietto di auguri vocali personalizzabili ed è blisterato.
Sempre il numero 1 appare in variant inglese nel 2023.
– Nel 2018 esce una variant del numero 100 con copertina d’oro.
– La variant del 300 “Altri mondi” propone una copertina inedita di Enki Bilal per celebrare i 25 anni dalla nascita della serie.
– Il 312 del 2017, dal titolo il canto di Gaia ha una variant con copertina di Mario Alberti e un poster allegato.
– Il 379 uscito nel 2022 propone in variant una copertina creata dall’intelligenza artificiale.
Nessuna di queste variant ha un valore economico rilevante.