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Sega Master System, la console degli anni 80 con Sonic

16 Settembre 2023

Gli anni 80 hanno segnato una svolta nel settore dei videogiochi. Le console casalinghe hanno, almeno in parte, mandato in pensione gli arcade tanto in voga fino a quel momento nelle sale giochi. Grande interesse suscitò, nel medesimo decennio, la sfida a distanza tra i due principali competitor giapponesi che nel campo del “gaming” si contendevano lo scettro. L’impatto di questa sfida nipponica fu significativo però in tutto il mondo: parliamo di Nintendo e SEGA.
Dopo aver recensito la prima, descriveremo per completezza anche i rivali, che hanno come portabandiera di delegazione il velocissimo Sonic.

Sega Master System, la prima versione

Nell’era delle console 8-bit, la SEGA ideò e lanciò sul mercato il Sega Mark III nel 1985 per contrastare lo strapotere della già esistente Nintendo Famicom (NES). Nella sua esportazione dapprima negli U.S.A. e poi nel resto del mondo non ebbe però grande successo. Il Mark III cambiò “pelle” e nome in Sega Master System e come tale si affermò definitivamente.
In Italia, così come in Germania, il Master System arriva sul finire dell’anno 1986. Ad importarla e pubblicizzarla fu Giochi Preziosi, con un buon impatto generale.
C’è da dire però che nonostante la crescente popolarità ed un discreto riscontro nel nostro Paese, dal punto di vista commerciale la Sega non riuscì minimamente a competere con la rivale Nintendo, con appena 13 milioni di copie vendute della propria console, contro le oltre 60 milioni del NES. Il dominio, in termini commerciali, era schiacciante.
sega master system prima versione

Il Sega Master System II

Per cercare di contrastare sul mercato la dominante Nintendo, nel 1990 il brand di Tokyo cambiò “pelle” ancora una volta alla sua console che, con poche differenze a livello hardware, divenne Sega Master System II. Dal punto di vista della giocabilità la macchina non presentava grosse novità.
Solo nei primi anni ’90, grazie agli accordi con la Tectoy, la Sega iniziava a “risollevarsi”. In particolare col successo che la console ottenne in Brasile, dove nel corso del decennio si impose sul mercato con varie versioni o varianti, come il Master System III nel 2008.
Nel resto del mondo invece, il Sega Master System veniva ritirato dal mercato agli inizi degli anni ’90, quando le stesse case produttrici volgevano lo sguardo alla tecnologia dei 16-bit.
console sega master system

Struttura e caratteristiche tecniche

Dal punto di vista hardware il Master System si presentava allo stesso livello più o meno del suo rivale Nintendo NES. Entrambi avevano in comune l’innovativo sistema di giochi “a cartuccia” che permetteva di godere del proprio gioco preferito in tempi davvero rapidi.
Esteticamente la console era una scatola nera in plastica di dimensioni 36 centimetri in lunghezza, 17 in larghezza e 7 in spessore spessore.
Il controller (control pad) era sempre rettangolare e di dimensioni ridotte. La particolarità è che, a differenza del controller NES, presentava sulla sinistra un piccolo stick analogico (sempre manovrabile col police della mano sinistra) al posto della croce direzionale.
Il Marchio “SEGA” era posto grande al centro e sulla parte destra i due tasti “azione”, tondi e neri, utilizzabili col police della mano destra.
Sulla parte frontale, leggermente decentrato sulla destra, era collocato lo slot per l’inserimento delle cartucce, o giochi.

Sega Master system, box e contenuto

Parlando del package, la scatola si presentava di colore bianco con il nome ben impresso sulla parte alta centrale e più in basso l’immagine della console e del contenuto del bundle.
La scatola italiana presentava in più il logo verde della Giochi Preziosi, in alto a sinistra sempre sulla parte frontale.
All’interno il bundle conteneva console, cavetteria, due control pads e due giochi (cartucce) già inclusi che inizialmente erano Alex Kidd e Hang-On, storici titoli della Sega che verranno ripresi anche successivamente con versioni più evolute.
Esattamente come per Nintendo, era in commercio la versione plus con pistola “light Phaser gun” e un gioco compatibile: rescue mission.

Alex Kidd in the miracle world e Sonic The Hedgehog

Alex Kidd rappresentò per Sega, almeno inizialmente, ciò che Mario era per Nintendo, imponendosi come mascotte e “gioco simbolo” della casa giapponese. In questo arcade il protagonista, un bambino di 14 anni di nome Alex, doveva superare mondi progressivamente sempre più difficili abitati da creature malvage. La trovata molto originale fu che al termine di ogni livello bisognava vincere una sfida a morra cinese contro uno dei cattivi del gioco.
Successivamente, già dagli anni ’90 e con la commercializzazione del Sega Master System II, Alex Kidd venne spodestato da Sonic the Hedgehog. L’iconico riccio blu da quel momento diventerà volto e figura del brand fino ai giorni nostri, con un formidabile lavoro di merchandising che, oltre a vidogiochi, ha portato nelle nostre case action figures, magliette, accessori, serie animate, film e altro. Il velocissimo Sonic negli anni diventa il rivale indiscusso di Mario, simbolo dell’antagonista casa nipponica Nintendo.

Sega Master system, i giochi più amati e collezionati

sega master system giochi
Per quanto riguarda gli altri giochi, per il master system è disponibile una lista di ben trecento titoli. Questo sarà il vero punto di forza del brand giapponese che garantirà alla console stessa una certa longevità, oltre ad una popolarità crescente sul mercato americano ed europeo. Oltre ai già citati cavalli di battaglia Alex Kidd, Hang-On e Sonic, non si possono non menzionare classici come After Burner, Space Harrier, Out Run, Operation Wolf, Wonder Boy, R-Type, Golden Axe, Shinobi, Prince of Persia, Double Dragon, Ninja Gaiden, Choplifter, Bubble Bobble e tanti altri titoli che verranno ripresi in seguito anche nell’evoluzione dei 16-bit, 32-bit e via dicendo.

Sega Master system, valutazione della console e dei giochi sul mercato odierno

Oggi il settore del “retrogaming” (termine molto utilizzato nel gergo moderno) gode di una nutrita schiera di fans ed appassionati in tutto il mondo. La console Sega suscita ancora notevole interesse, soprattutto per il valore iconico e vintage che riveste. Tuttavia, poiché l’azienda ne produsse veramente tantissime, è molto comune e i prezzi sul mercato pertanto sono abbordabili. Se conservata in buono stato, nella sua scatola, funzionante e dotata di tutti gli accessori originali, ha un valore di circa 60 euro. La prima versione ha un quotazione leggermente più alta. Un eventuale fondo di magazzino, ancora chiuso e sigillato nel suo packaging originale, può arrivare a costare cifre molto più alte.
Console a parte, lo stesso discorso vale per i giochi (cartucce), alcuni dei quali ancora oggi molto ricercati sul mercato. I classici sono sempre piacevoli da rigiocare ma essendo molto comuni hanno un valore stimato che oscilla fra i 10 e i 15 euro. Giochi meno comuni possono avere un prezzo orientativo fra 50 e 60 euro. Poi ci sono le vere rarità, difficili da reperire, come Championship Hockey, Streets of rage II, Masters of combat o Buggy run. Titoli come questi sono in genere oggetto di interesse dei collezionisti più navigati.

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