Chi ha creato Paperino? Storia e origini del Papero Disney più simpatico che esiste

19 Dicembre 2024

“Paperino l’ha creato Carl Barks!”
“No, l’ha creato Al Taliaferro!”
“Ma no, è stato Walt Disney”
L’unica certezza sulla nascita di Donald Duck è che non sappiamo con chi complimentarci o su quale lapide andare a lasciare crisantemi. Tante menti brillanti hanno contribuito allo sviluppo della sua personalità esuberante, disegnando intorno a lui un mondo fantastico a misura di papero. Paperino è cresciuto anno dopo anno, egli è una tavola su cui animatori e sceneggiatori di ogni tempo lasciano prova della propria creatività: nulla è più gratificante di arricchire l’anima di un personaggio di fantasia nel quale individui di qualsiasi ceto sociale, età e nazione riescono a identificarsi.
Il nostro amico incarna vizi e difetti tipicamente umani, è pigro, irascibile, ha una timbrica incomprensibile, ed è sfortunato. I creditori lo vessano e ha uno Zio miliardario e taccagno che invece di rendergli la vita meno grama gli procura un sacco di guai.
In questo articolo ho deciso di elencare le tappe e il percorso di crescita del papero più amato del mondo, i cambiamenti e quei dettagli che l’hanno reso un’icona di simpatia e stile, famoso al pari di Topolino e Disney stesso, famoso quanto la Coca Cola. Chi è oggi a non volergli almeno un po’ bene?
Ma, “Paperino, chi sei?” (cit).

Paperino, le origini e la nascita “ufficiale” nel 1934: la gallinella saggia (The wise little hen)

paperino la gallinella saggia
L’anno di nascita ufficiale di Paperino è comunemente riconosciuto essere il 1934, data di uscita della Silly Simphony La Gallinella saggia (titolo originale “The wise little hen”). In questo cortometraggio animato di sette minuti circa, Donald Duck esordisce insieme al nullafacente Peter Pig (Meo Porcello), in qualità di membro e vice-presidente del club dei fannulloni.
La mamma chioccia, con tanto di pulcini al seguito, cerca di convincere i due compari ad aiutarla dapprima a piantare i semi e poi a raccoglierli. Ad entrambe le – garbate – richieste, i due pelandroni rispondono simulando incontenibili coliche intestinali. La gallinella se ne torna con le pive nel sacco al suo pollaio e insieme ai suoi graziosi pulcini provvede autonomamente alla semina e poi al raccolto. Raccoglie i frutti di tanto alacre lavoro, e un po’ di tempo dopo imbastisce un banchetto assai appetitoso. Sono invitati anche Donald Duck e Peter Pig, i quali però, temendo che la gallinella intenda sottoporgli qualche altra richiesta di lavoro, inscenano un nuovo attacco mal di pancia. Così la chioccia li prende alla lettera e per sbeffeggiarli decide di lasciarli digiuni a riprendersi dai dolori.
La regia del cortometraggio è di Wilfred Jackson, regista che diventerà un artista di punta della Disney. Fra i disegnatori e gli animatori accreditati Wolfgang Reitherman e Clyde Geronimi (altri due uomini che faranno la storia della Disney), ma soprattutto Art Babbit, che ha animato Paperino, oltre ad aver sposato Biancaneve (o meglio, la donna che ispirò il personaggio). Dunque potrebbe essere lui il primo creatore di Donald Duck?
Non proprio: anche se The Wise little hen è il primo cortometraggio in cui appare ufficialmente Paperino, non siamo certi sia stato il primo a essere realizzato.

The Orphan’s Benefit: una serata di beneficienza

orphan's benefit
Questo cortometraggio del 1934 vanta una serie di primati:
– è il primo in assoluto in cui compaiono insieme Paperino e Topolino.
– è il primo cortometraggio in cui la complessa personalità del papero esce fuori così come la conosciamo e adoriamo oggi: Donald Duck si innervosisce e ingaggia una tenzone con un pubblico di bambini un po’ discoli, da cui esce perdente e umiliato. Per la prima volta possiamo goderci la sua identificativa posa belligerante, da pugile dilettante, con il pugno che ruota.
Potrebbe essere stato il primo cartone animato realizzato con Donald Duck, anche se venne lanciato dopo la gallinella saggia. Molti esperti sono concordi sul fatto che i disegni e le animazioni fossero già pronte. Prova ne è che il doppiatore ufficiale, Clarence Nash, si esibì in radio recitando un breve pezzo estratto da Orphan’s Benefit, con la voce di Paperino, prima ancora dell’uscita di The wise little hen.
Volendo prendere per buono tutto questo, allora potremmo affermare che il Papà di Paperino sia stato il suo animatore in “serata di beneficienza”, ossia Dick Lundy.
A lui va dato senz’altro il merito di aver pensato e animato la sua posa iconica, ma non basta forse a nominarlo suo primo creatore: ci manca ancora qualche passaggio.

Albert Hurter: è forse lui il primo disegnatore di Paperino?

albert hurter
L’animazione è un processo complesso che si articola in più fasi. Io non sono un animatore, pertanto la faccio breve, semplificandola e tanto: Il personaggio che prende vita, si muove e agisce in rapide sequenze, è il risultato finale di un lavoro che inizia con un disegno statico. Ma prima di ottenere un disegno animato, serve un disegno.
La domanda allora è: chi ha disegnato il papero?
Potrebbe essere stato Albert Hurter.

L’artista di origini svizzere approdò in tarda età agli studi Disney, ma grazie al suo talento si mise subito in luce agli occhi del grande capo che sostanzialmente gli affiderà i disegni dei primi lungometraggi, Biancaneve e Pinocchio. Oltre alla realizzazione di alcune delle scene più emblematiche dei due film, Hurter si occupò dei disegni per i cortometraggi, fra cui ci interessano i primi schizzi, appena abbozzati, di un papero vestito da marinaio. I disegni di Hurter sarebbero quindi le prime bozze di un papero vestito da marinaio. Siamo arrivati al termine della nostra ricerca?

Clarence Nash e Paperino

clarence nash
L’idea originale fu quindi di Hurter?
Potrebbe, ma non lo sappiamo con certezza. Se vogliamo andare fino in fondo al mistero sulla nascita di Paperino dobbiamo soffermarci ancora su Clarence Nash, doppiatore, cantante e attore che ha dato la sua voce a Donald Duck a partire dal primo cartone animato fino al 1985, nel Canto di Natale di Topolino, anno in cui è morto. Sembra però che Nash abbia doppiato Donald ancor prima che questi esordisse sul cartone animato “La gallinella saggia”. L’occasione risale ad un’intervista in radio, nella quale presentò al grande pubblico questo nuovo Funny Animals che di li a poco si sarebbe esibito in Orphan’s Benefit, cantando Mary had a little lamb. Quindi il pubblico conobbe la voce di Paperino ancor prima di vederlo in video. E fu proprio Walt Disney, dopo aver udito la parlata di Clarence Nash, che era stato introdotto ai suoi studios dal regista di Silly Simphonies Wilfred Jackson, ad esclamare:“Ecco, questo è il mio Papero!”
La voce di Paperino ha influenzato direttamente la sua caratterizzazione, questo è universalmente riconosciuto.
Nash a distanza di tanti anni, in un’intervista, ci diede un altro indizio: a far indossare a Paperino l’uniforme da marinaio è stato Walt Disney. Fu un passaggio quasi logico e scontato, a suo dire, perché i paperi sono animali acquatici.

La vera nascita di Paperino non è il 1934, ma il 1931?

Sull’onda emotiva del complottismo papero insinuiamo ulteriori dubbi. In realtà più che di dubbi, si tratta di evidenze che andrebbero contestualizzate.
Data ufficiale della nascita di Paperino è il 1934, nel 2024 tutto il mondo ha infatti celebrato i suoi 90 anni. Ma gli esperti del settore hanno individuato una fugace comparsata di un papero di nome Donald Duck su una pubblicazione del 1931, The Adventures of Mickey Mouse edito da David Mckay.
prima apparizione paperino adventures of mickey mouse
Quello che vedete qui raffigurato, sulla retrocopertina del volume, indubbiamente sembra un normale papero e non ricorda il Paperino che tutti noi conosciamo. Tuttavia il suo nome compare per la prima volta all’interno del testo, in un elenco degli amici di Mickey Mouse.
“There were Carolyn Cow, Donald Duck, Clara Cluck, The Hen, Patricia Pig, Robert Rooster, Long Dog, The Dachschund, George and Gertie Goat, and all of their families.”
è una coincidenza?
Può anche essere, tanto è vero che gli esegeti Disney non riconoscono il 1931 come data ufficiale ma il 1934.
Allo stesso tempo, sulla base dei disegni di Hurter, delle dichiarazioni di Clarence Nash e di altri artisti che vissero da protagonisti quegli anni, è ormai evidente che il personaggio di un papero marinaio fosse già in cantiere o nei pensieri di Disney da prima del fatidico 1934.

Il Paperino di Al Taliaferro

al taliaferro
Il Donald Duck di The wise little Hen era un personaggio privo di una caratterizzazione forte. Lui e il maialino Peter erano forza lavoro, semplici comprimari, e non avevano l’estro per emergere dal resto del cast delle allegre sinfonie anni 30.
Dick Lundy in The Orphan’s Benefits gli conferì una connotazione peculiare, un temperamento irascibile che divise fin da subito il pubblico fra l’ammirazione di chi lo vedeva come un simpatico ribelle e chi lo detestava per le sue intemperanze, alla stregua di un villain.
Fu però un’artista del Colorado, Al Taliaferro, a tratteggiarne il canone caratteriale.
Negli anni 30 Taliaferro collaborava con Gottfredson alle strisce giornaliere di Mickey Mouse e alla trasposizione su comics delle Silly Symphonies. Quando si accorse del potenziale di Donald Duck, propose a Roy Disney di pubblicare delle strips dove lui fosse assoluto protagonista. Roy reputò  le gag troppo deboli e bocciò l’iniziativa. L’artista non si arrese e si rivolse quindi a Walt, il quale al contrario del fratello intuì la potenza del personaggio e pur senza troppa convinzione lo autorizzò a lavorarci. I primi tentativi non riscossero il plauso dei Disney,  ma i lavori successivi divennero sempre più convincenti man mano che Taliaferro andava ad affinare l’intesa con i colleghi sceneggiatori. E convinsero soprattutto i lettori, che letteralmente impazzivano dalle risate ogni qual volta lo sfortunato papero compariva sulle pagine dei quotidiani: era nata una stella.
Il Paperino di Taliaferro non aveva nulla di eroico, era un papero ma aveva tutti i vizi umani, era sfortunato e irascibile, squattrinato, ma compensava con tenerezza e simpatia. Questo povero pennuto meritava però almeno una famiglia, pure un po’ scapestrata e fuori dagli standard come tutti i nuclei familiari Disney, così nacquero i tre nipotini Qui Quo e Qua, la sua fidanzata Daisy (Paperina), e Nonna Papera. Personaggi ai quali Taliaferro conferisce una personalità peculiare che mantengono ancora oggi. Taliaferro non è il primo creatore di Paperino, ma Insieme a sceneggiatori come Homer Brightman, Bob Karp e Ted Osborne, è colui che gli ha dato un’anima.

Il Paperino di Carl Barks

carl barks
Donald Duck compie il suo ultimo step evolutivo grazie al genio di Carl Barks, l’uomo dei paperi.
Oggi praticamente tutti identifichiamo Barks come uno dei fumettisti più noti del globo. Nonostante la fama, anche lui è rimasto anni nel limbo dell’anonimato, all’ombra di un marchio, quello Disney, troppo ingombrante per lasciare spazio agli artefici del sogno. Solamente col tempo è stato riscoperto come il vero fondatore di Paperopoli. e non soltanto delle mura: Barks ha riempito la città dei Paperi di personaggi cult, primo fra tutti Paperon De Paperoni, ma anche Archimede Pitagorico, La Banda Bassotti, Amelia e Gastone.
Con lui le storie dei Paperi, basate su divertenti gag a ripetizione, diventano delle avventure a più ampio respiro, come quelle in cui era protagonista il Mickey Mouse di Walsh/Gottfredson. Paperino non è più un ospite di Topolinia, ma ha una sua città e gira il mondo insieme allo zione e ai nipotini, diventa quasi un avventuriero.

L’esordio di Paperino in Italia e nei fumetti italiani

In Italia, Paperino esordisce sui fumetti nel marzo 1935, sul supplemento al giornale di Topolino.
prima apparizione in italia di paperino
La stessa storia, disegnata da Floyd Gottfredson, appare all’interno della collana “Nel regno di Topolino“, in formato albo, con Paperino in copertina: Topolino e il mistero dei cappotti.
Topolino e il mistero dei cappotti
L’Italia però ha un primato:
è fra i primi paesi (il primato assoluto è in condivisione con l’Inghilterra)a pubblicare storie inedite e lunghe con protagonista “Paolino Paperino”. L’autore di queste è Federico Pedrocchi, fondatore del giornale Paperino e altre avventure, nel 1937.

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