Nel corso della loro storia, alcuni fra i principali quotidiani nazionali hanno ottenuto il favore dei più piccoli grazie alle storie a fumetti. E così, se in allegato al Corriere della sera potevamo richiedere il Corriere dei piccoli, insieme a “Il giorno” trovavamo “Il giorno dei ragazzi”. La periodicità era settimanale, i contenuti erano pensati appositamente per i bambini. La pubblicazione non si distinse per longevità e si consumò in un arco temporale compreso fra il 1957 e il 1968. Tuttavia la qualità dell’opera e l’importanza degli autori che vi lavorarono meritano di essere ricordati. Scopriamo quindi il valore di questi giornali e come si struttura l’intera collezione: se ne possedete una che desiderate vendere, potete inoltre contattarmi tramite uno qualsiasi dei miei canali (telefono, mail, Whatsapp).
Il giorno dei ragazzi 1957: valore della vendita della collezione completa
I singoli numeri non hanno particolare valore, giusto uno o due euro cadauno. Un’annata completa può essere venduta fra i 50 e i 70 euro, in base alle condizioni. Il primo anno è forse quello più raro, la sua quotazione quindi è leggermente più alta. Gli ultimi sono i meno pregevoli come qualità dei contenuti. Fra le raccolte allegate a il giorno, vi segnalo “L’album de il giorno”, 8 piccoli albetti in formato rettangolare disegnati da Benito Jacovitti e con Coccobill protagonista. Cosa molto importante: se possedete le singole annate, assicuratevi che non siano rilegate, come era abitudine fare negli anni 30, 40 o 50 del secolo scorso. Questo abbassa notevolmente la loro valutazione. Ne abbiamo discusso ampiamente qui
il giorno dei ragazzi: storia editoriale dell’opera
L’editore del Quotidiano era Cino Del Duca, un cognome che a chi possiede un’infarinatura di base in materia dirà qualcosa: fu infatti uno dei fondatori della casa editrice Universo, che ha legato il suo marchio a testate quali Intrepido e Monello. Del Duca dunque conosceva piuttosto bene il mondo della nona arte e già fra le pagine del Giorno comparivano storie a fumetti, ad episodi, sulla scia dei quotidiani in vendita in America o nel Regno Unito. L’uscita di un quotidiano a fumetti in omaggio, ogni giovedì, fu la ciliegina sulla torta. Al suo interno trovavamo storie pubblicate in Inghilterra sul magazine Eagle e storie italiane, ma anche rubriche, interviste e giochi: memorabile il “gioco dell’oca” disegnato da Jacovitti. In totale sono usciti 590 numeri, così suddivisi:
1957, anno I 40 numeri (formato tabloid)
1958, anno II 52 “”
1959 anno III 52 “”
1960 anno IV 52 “”
1961 anno V 51 “”
1962 anno VI 46 “”
1963 anno VII 50 “”
1964 anno VIII 50 “”
1965, anno IX 51 “”
1966, anno X 48 “”
Con la seconda serie, nel 1967, mutò il formato (a “lenzuolo”):
1967 anno XI 50 “”
1968 anno XII 47 “”
Al 1962 risalgono gli otto albi orizzontali “Album del giorno”. Sono del 1966 i sei inserti interni “20000 leghe sotto i mari”.
Segnaliamo la presenza di un paio errori nella numerazione in copertina, che potrebbero generare un po’ di confusione in chi cerca di ordinare la raccolta. Nell’ultima pagina troviamo, quasi sempre, una tavola di Jacovitti (che si conclude con la lisca di pesce e la numerazione).
Il giorno dei ragazzi: autori più importanti
Il protagonista della copertina, fino al sesto anno, fu quasi sempre Dan Dare, personaggio di fantascienza di Hampson e Bellamy pubblicato sul magazine UK Eagle. Purtroppo non vi è traccia delle prime storie di Dan Dare inglesi, a detta di molti fra le più appassionanti, ma resta comunque una collezione niente male. Un’altra serie molto amata, pubblicata sul giorno fino all’ottavo anno, fu il western Jeff Arnold di Frank Humphris. Ma l’idolo dei piccoli lettori era senz’altro il cowboy Cocco Bill, di Jacovitti. Forse è proprio l’opera del maestro molisano che rende ancora oggi questi giornali ricercati dagli appassionati. “Lisca di pesce” collaborò con il Giorno praticamente fin dagli albori e nelle pagine sono apparse per la prime volta alcune fra le sue storie più belle. Cocco Bill, Gionni Galassia, Tom Ficcanaso, erano una presenza costante del giovedì italiano. Fra gli autori nostrani citiamo anche Lavezzolo e Perego con Poldo e Poldino e Pier Carpi e Sergio Zaniboni, il primo sceneggiatore, il secondo disegnatore, che legheranno in seguito il loro nome al personaggio di Diabolik. Purtroppo la qualità delle storie è andata via via scemando con il passare degli anni. Con l’eccezione di Jacovitti, che rimase fedele praticamente fino alla fine, durante gli ultimi anni venne a mancare la verve degli autori più amati. Ho preferito non approfondire il timido tentativo di ripristinare la testata operato nel 1993, che a mio avviso non ha reso giustizia alla sua gloriosa storia.