Parliamo ancora una volta di fumetti anni 60 e introduciamo in brigata un nuovo cattivone, tale Spettrus alias di Marcus Emerson. Questa serie sicuramente non ha il seguito di Diabolik (ma neanche lontanamente) e neppure l’appeal di Kriminal o di Satanik, però sarebbe un po’ ingeneroso equipararla a titoli come Rocambol, Magik, o la Donna di Picche. In Spettrus non troviamo gli strafalcioni linguistici di Rocambol, e molto più che in altri neri minori scorgiamo anche delle interessanti intuizioni che possono renderne piacevole la lettura. Ci occuperemo di Spettrus soprattutto in merito all’aspetto collezionistico, per scoprire quali sono i numeri rari, le ristampe e qual è il valore di mercato della collezione completa. Chiunque fosse interessato a cederla può anche contattarmi per una valutazione o per proporla in vendita.
Spettrus, Trama e tematiche del fumetto
Il geniale e malvagio scienziato Marcus Emerson insegue il sogno dell’uomo di ogni tempo: l’immortalità. Costruisce quindi un apparecchio che ha il potere di far sopravvivere le cellule del cervello al naturale decadimento e alla morte del corpo, ma quando lo sperimenta su sé stesso qualcosa va male e muore; o meglio, il suo corpo muore, la mente continua a vivere nell’etere, come uno Spettro. Emerson diventa una presenza invisibile, identificabile nel fumetto solamente con l’immagine dei suoi occhi spietati. In vita Emerson era una persona solitaria e misantropa, completamente assorbita dal suo lavoro. Ora che è morto il suo spirito vendicativo è dedito a male, si nutre della paura degli altri e non può essere distrutto. Ha inoltre la capacità di possedere altri essere umani (solo maschi, mai donne) come un demonio, e servirsi dei loro corpi per uccidere o terrorizzare. Gli unici che possono fermarlo sono sei giovani, i suoi ex allievi all’università, che studieranno la macchina che ha creato questo abominio per comprendere come annientarlo.
Le differenze con gli altri fumetti neri
Questa serie merita una menzione a parte rispetto ad altre di quel periodo (gli anni 60) perché non ha per protagonista il solito criminale incallito, senza scrupoli, ma un vero spirito maligno. Non mancano gli elementi tipici degli altri fumetti noir di quegli anni, il giallo, l’indagine, la violenza, ma è ha elementi horror e fantascientifici. Ebbe quindi un discreto successo, anche se non ha resistito per più di due anni all’impatto commerciale.
Spettrus, storia editoriale
La casa editrice Cervinia ha pubblicato Spettrus fra il 1965 e il 1967. In totale escono 46 albi (prima serie) più 4 albi (seconda serie). Escono anche Spettrus raccolta e Super Spettrus, che ristampano in volumi dal doppio formato gli albi già pubblicati.
Negli anni 60, nelle edicole potevate trovare anche le ormai “mitiche” buste a sorpresa Spettrus, che contenevano due albi (Spettrus più uno di un’altra testata) oppure una raccolta.
Storia e testi sono dei coniugi Saio, mentre ai disegni si alternano prevalentemente Fausto e Franco Oneta e Giancarlo Tenenti. Le copertine, dove campeggiano i due occhi di Spettrus, sono di Arrigoni.
Di Spettrus esiste anche una ristampa anastatica edita Mercury.
Spettrus, fumetti più rari e valore della collezione
In anni passati questa collezione riscuoteva ampio consenso fra i collezionisti dei neri minori. Si distingueva dalle altre testate per l’originalità dei contenuti e dei disegni, pertanto aveva acquisito un certo valore. La fascia di numeri compresa fra il 33 e il 39 rappresenta lo zoccolo duro della collezione, in particolare i numeri 34 (Lotta inumana), 35 (Massacro spaziale), e 36 (L’infame ricatto). I primi numeri non hanno particolari criticità di reperimento. Della seconda serie sono un po’ più ostici gli ultimi 2.
Fino a una decina di anni fa non era difficile riuscire a ottenere anche 1000 – 1500 euro dalla vendita una Spettrus completa in ottime condizioni. Adesso il materiale non ottimo, quindi con difetti, è difficilmente vendibile mentre una raccolta ottima ha un costo di vendita di circa 500 euro.