Frigidaire è una rivista di satira e cultura underground degli anni 80 e 90. Ebbe il merito di far conoscere al grande pubblico artisti e personaggi molto apprezzati in Italia e all’estero, tanto da meritarsi ancora oggi uno scaffale nella libreria di molti collezionisti. Sarebbe riduttivo considerarla una “rivista di fumetti”, perché non fu solo questo. Il fumetto fu soltanto uno dei mezzi di comunicazione tramite il quale questi autori geniali e sovversivi esprimevano le loro idee, in aperto contrasto con quelle del tempo. Su Frigidaire troviamo recensioni, interviste ad artisti e opinioni sui temi più attuali. Il cinema, la musica e la politica sono trattati senza censure, in un periodo in cui polemizzare aveva una sua funzione e non era una calcolata strategia per acchiappare like e consensi. In questo articolo proveremo a ripercorrere, brevemente, la storia del magazine e cercheremo di aiutare anche i meno esperti in una valutazione dei numeri più vecchi e rari. Come sempre, chiunque volesse vendere una collezione della suddetta rivista o qualche numero sfuso, può contattarmi tramite mail o telefonicamente al 3518675462. Ma bando alle ciance e catapultiamoci negli anni 80!
frigidaire: storia editoriale della rivista
Nel 1980, dagli autori di “Cannibale”, mensile satirico che durò appena due anni, nasce Frigidaire. Il primo numero è datato 9 novembre 1980. La periodicità è mensile, la casa editrice è la “Primo Carnera”, la stessa di Cannibale. E’chiaro fin dai primi numeri di essere davanti ad un prodotto che rompe con l’editoria di genere precedente. Gli autori esprimono le loro idee liberamente e senza paura. Frigidaire è una rivista contenitore impegnata, pregna di una satira geniale e pungente, assolutamente innovativa. Le menti sono artisti giovani, italiani ma non solo. Fino al 1995, per 132 numeri, la serie uscì in edicola in maniera continuativa. Poi, dal 95 al 2008 la cronologia sballa e le uscite peccano di puntualità: dopo 3 anni di pausa, nel 1998 escono appena due numeri. Poi altri due nel 2001. Dopo 213 numeri, nel 2008, il magazine chiude. In tempi recenti una nuova Frigidaire è riapparsa in edicola. La mancanza di continuità col passato, l’irriverenza e l’energia dei vecchi autori sono però abbastanza palpabili.
Frigidaire: autori della rivista
Lo “zoccolo duro” era costituito dal gruppo di autori cinici e dissacranti di Cannibale, già attivi su “Il male”. Stefano Tamburini, Filippo Scozzari e Vincenzo Sparagna sono i tre fondatori, ma fin dal primo momento in redazione troviamo Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli. La loro firma è quella che ricorre con maggiore frequenza dalla nascita del mensile. Andrea Pazienza in particolare fu attivissimo: il suo nome, sia come autore unico delle storie, sia come collaboratore con gli altri amici/autori, è presente praticamente in ogni numero del mensile. Nel gruppo è una sorta di anarchico fra gli anarchici, non ha un ruolo attivo e decisionale e si limita a fare ciò che gli riesce meglio: creare. Purtroppo Paz è scomparso prematuramente nel 1988.
Stefano Tamburini ha avuto una sorte analoga e parimenti sfortunata. L’Ideatore di Ranxerox e fondatore della rivista è morto nel 1986, dopo appena sei anni dalla pubblicazione del primo numero.
Come spesso accade, la morte ha consegnato al mito i due autori. Pazienza è divenuto un autore di culto al quale sono state dedicate canzoni, poesie, film. L’interesse che Frigidaire esercita sulle nuove generazioni è indubbiamente legato anche al suo nome.
Altre firme di rilievo furono Palumbo, Carpinteri, Rapisarda, Rinaldi, Brolli. Occasionali ma molto importanti i contributi di Milo Manara e Magnus. Fra gli autori internazionali di rilievo ricordiamo Munoz e Sampayo, Pablo Echaurren, Otto Gabos e Marc caro.
Storie più importanti e personaggi
Alcuni fra i personaggi di rilievo sono: Snake Agent (Tamburini), Ranxerox (Tamburini e Liberatore), Suor Dentona, Dottor Jack, Primo Carnera (Scozzari), Joe Galaxy, Squeack the mouse (Mattioli), Zanardi (Pazienza). Per quanto concerne esclusivamente i fumetti, le storie più belle sono degnamente rappresentate all’interno della collana gli albi di Frigidaire, volumetti allegati al mensile, ciascuno con le storie di un autore. L’operazione ebbe una durata di 11 anni a partire dal luglio 1981 fino al marzo 1992. Fra gli albi citiamo Flirt (Carpinteri), Mecanostorie (Giacon, Colucci), Ramarro (Palumbo), Tenere Violenze (Liberratore) e tutti gli albi di Pazienza: Aficionados, Zanardi, Pertini, Perché Pippo sembra uno sballato, Cose d’A. paz, The great.
Alcune storie memorabili erano riprese da racconti o classici della letteratura: è il caso di la Dalia Blu, di Raymond Chandler o il mar delle blatte di Landolfi.
Frigidare, valutazione e numeri rari
Nonostante l’opera abbia una sua innegabile valenza storica e artistica, per quanto concerne il valore economico la sua quotazione è modesta. L’intera collezione ha un suo mercato, ma i singoli numeri risultano un po’ ostici a vendersi (e comunque la valutazione al dettaglio si aggira sui pochi euro). Tuttavia, possono acquistare appeal se sono presenti anche i vari inserti e allegati come poster, calendari, dischi 45 giri o albetti Freezer. Il valore dei primi numeri è un po’ più alto, in particolare il numero 1 ha una quotazione che si aggira sui 25 euro. Diminuisce però con il progredire della numerazione.
Un discorso a parte va fatto per gli albi allegati: fra i collezionisti sono molto apprezzati, non in quanto rari, ma perché contengono storie importanti di questi grandi artisti. Ovviamente il mitico Paz è il più gettonato, ma i volumi di Mattioli, Scozzari, Tamburini e Liberatore continuano ad avere il loro mercato.