tex albo d'oro

Albi d’oro di Tex: valutazione, storia e come vendere online

10 Aprile 2024

Con il nome di albi d’oro di Tex si fa riferimento a una pubblicazione avviata nel 1952 dall’editore Bonelli (Audace) e chiusa dopo 205 numeri, nel novembre 1960. Ad oggi è una fra le collane di Tex più apprezzate e ricercate dai collezionisti, anche per la bellezza delle copertine di Galep. Molte di queste sono state riutilizzate, successivamente, per la prima serie gigante (la 1/29) e per la seconda serie, pertanto gli albi d’oro rappresentano la “prima edizione”, almeno per le cover.
In questo articolo vedremo che valutazione ha la collezione. Inoltre, se siete in possesso di albi d’oro di Tex (non deve necessariamente essere una collezione completa) e desiderate proporli in vendita, potete contattarmi, vi risponderò il prima possibile.

Tex albo d’oro: linee guida, riconoscere originali e falsi e serie

La collezione è suddivisa in 8 serie, ognuna delle quale consta di un differente numero di albi. L’indicazione della serie di appartenenza è riportata in copertina. Fanno eccezione la prima serie e i numeri dopo il 10 della seconda, che non indicano nulla.
Si tratta di una collezione in formato ad albo che ristampa le strisce. Ogni albo contiene tre strisce giù pubblicate con protagonista il cowboy di Bonelli. Il prezzo in copertina rimane di 50 lire fino all’uscita della settima serie, quando viene abbassato a 30.
Di questa collezione esistono gli originali e poi la ristampa anastatica Piacentini, ma dato il discreto interesse maturato dai collezionisti, girano anche molti falsi realizzati “clandestinamente”. Distinguere una ristampa da un’originale può avere qualche insidia, perché le anastatiche più fedeli furono ristampate negli anni 70, quindi a distanza di 10 anni (che non sono tanti per l’invecchiamento della carta). Il consiglio per distinguere falsi da originali è quello di aprire le pagine e verificare la numerazione. Gli originali, a bordo pagina, hanno il numero: -1-, -2- etc. mentre le anastatiche no.

serie I

Gli albi d’oro esordiscono nel 1952, mente la serie striscia è già al quarto anno. La prima serie è composta da 56 numeri e termina il 15 settembre del 1954. La periodicità è quindicinale e il prezzo di 50 lire.

Serie II

34 albi a partire dal mese di ottobre del 1954, fino al febbraio 1956. La tiratura rimane quindicinale, così come il prezzo, 50 lire. Nei primi 10 albi della serie compare in copertina la dicitura “nuova serie” che successivamente sparisce, senza essere sostituita con altra.

Serie III

Compare in copertina l’indicazione del numero di serie: terza. Sono 24 numeri usciti fra il marzo 1956 e il febbraio 1957. Il formato è quindicinale e il prezzo in copertina 50 lire. Questa serie, insieme alla successiva, è un duro scoglio per completare gli albi d’oro di Tex.

IV serie

Gli albi sono 20, pubblicati tutti nel corso dell’anno 1957. Serie abbastanza ostica da reperire completa.

Serie V

Altra serie non semplicissima, cominciata nel gennaio del 1958 e conclusasi nel mese di dicembre dello stesso anno. Il totale degli è di 24.

serie VI

La pubblicazione inizia nel gennaio del 1959 e si conclude nel mese di luglio dello stesso anno, per un totale di 14 numeri.

Serie VII

12 albi in formato ridotto usciti con periodicità quindicinale da gennaio a dicembre 1959. Il prezzo diminuisce a 30 lire, le copertine sono di Galep e Muzzi. Una curiosità riguarda il numero 2, “una partita interrotta”. Ad occhio attento non sfuggirà che in copertina la mano di Tex ha sei dita: questo errore verrà replicato identico nella ristampa della collezione 1/29 ma sarà corretto, meglio tardi che mai, nella terza ristampa. Sia questa serie, che l’ultima (VIII) verranno poi riutilizzate per ristampare i 29 numeri della prima serie gigante (1/29)
serie VIII
Pubblicata nel 1960, dal 1 gennaio fino a novembre per 21 numeri. La periodicità è quindicinale, il prezzo 30 lire, Le copertine sono di Galep e Muzzi

Tex albo d’oro: valutazione e numeri rari

Completare l’intera raccolta richiede uno sforzo notevole (non soltanto economico). In particolare, a proposito di rarità, la terza serie e la quarta risultano essere le più difficili da trovare, anche se la prima va ancora a prezzi più alti, nelle aste o nelle vendite fra privati.
Nel dettaglio dei singoli numeri, non ci sono numeri chiave estremamente più rari di altri. Rispetto alla media, a raggiungere le cifre più interessanti sono i primi numeri della prima serie e gli ultimi numeri di chiusura.
La vera impresa però resta quella di trovarli in eccellenti condizioni: ciò significa che le spille non devono essere ossidate, la carta deve essere integra e priva di abrasioni. Ma soprattutto, gli albi non devono essere rifilati o provenienti da rilegatura.
Il valore medio si attesta fra i 40 e gli 80 euro cadauno per gli originali. Ovviamente esistono infinite variabili da prendere in considerazione. Mentre le anastatiche hanno un mercato principalmente in blocco, ad annate.

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