Modesty Blaise è un personaggio dei fumetti scritto e ideato da Peter O’ Donnell e disegnato per primo da Jim Holdaway. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra, sul quotidiano Evening Standard, negli anni 60 ha ottenuto un buon successo che le ha consentito di valicare i confini del Regno Unito. La sua apparizione in Italia è datata 1967, sul numero 1097 degli albi dell’Intrepido. Nel 68 appare sulla rivista contenitore Corno EUREKA. In questo articolo descriveremo la storia editoriale, il personaggio, le sue origini e la trama del fumetto.
Modesty Blaise, biografia e origini del personaggio
Il nome Modesty le viene affibbiato da un anziano ladro, mentre Blaise dovrebbe essere il nome del maestro del mago Merlino.
Poco conosciamo delle sue origini, di cui parla malvolentieri e raramente. Si narra di un lunghissimo viaggio a piedi, in fuga da un campo profughi in Persia, quando era ragazzina.
Divenuta capo di una banda di malviventi con base a Tangeri (Marocco), ha poi indirizzato i suoi sforzi nella lotta al male e al vizio: sfruttamento della prostituzione, droga etc, sono i crimini che mettono a dura prova la sua pazienza.
Una volta raggiunta la ragguardevole cifra (per il 1962) di mezzo milione di sterline si ritira a vita privata a Londra. Ma la vita borghese l’annoia e quando Sir Gerald Tarrant si fa avanti per proporle una missione al servizio di Sua Maestà non si fa pregare, anche perché Tarrant, che potrebbe ricattarla avendo le prove che il matrimonio di comodo di Modesty con un cittadino britannico non è valido, sceglie di distruggere le prove. Modesty, che si sente in dovere di ricambiare, acconsente quindi ad aiutarlo.
Da qui prendono le mosse le sue avventure. Ad assisterla nelle missioni c’è un amico / aiutante fedele, Willie Garvin, un tempo definito: “la massima protezione che può offrire un uomo solo”. Garvin è abilissimo nell’uso di qualsiasi oggetto da lancio, poco abile invece con la pistola, dove invece MB eccelle. All’inizio della linea cronologica della storia, Willie è il padrone di un pub in periferia, il “Threadmill”, ma i due erano già molto amici, MB lo aveva incontrato per la prima volta quando era un legionario.
Varie le abitazioni e i luoghi dove ha vissuto la donna:
– la villa a Tangeri un tempo base delle operazioni del “Network” (il gruppo di Modesty, poi sciolto con il pagamento di una pensione per ciascuno dei suoi uomini).
– Un attico a Londra, sua dimora principale (dove si avvale della collaborazione domestica di un ragazzo orientale, chele sarà d’aiuto anche in qualche avventura).
– Un cottage nella campagna inglese
– Un appartamento a Parigi e uno a Cannes.
Modesty Blaise e il rapporto con gli uomini
“vedo che dormi sempre nature…”
“ho passato così tanto tempo dormendo vestita che ora preferisco così.”
Nel suo rapporto con gli uomini è molto libera: ha rapporti con diversi partner ma mai contemporaneamente, anzi in un episodio, appena andato via l’uomo con cui aveva vissuto negli ultimi tempi, a un altro che si era fatto avanti risponde:
“non faccio mai il cambio così presto”.
Mentre Tarrant e gli altri sono visti da lei in modo affettuoso e amichevole, il discorso è un po’ diverso per Willie Garvin, che è più come un fratello. Willie la chiama “Principessa”, Modesty “amore Willie”. Il rapporto fra i due è stretto e intimo ma non va mai oltre l’amicizia. Entrambi hanno le loro relazioni, senza che questo scateni ire di gelosia. In un episodio, costretti all’isolamento, hanno un dialogo che mette in chiaro la loro relazione:
“se dovessimo restare qui ancora a lungo finiremmo inevitabilmente per comportarci come Adamo ed Eva e io non voglio che il nostro rapporto cambi…”
–“Neanche io”.
La donna è consapevole del suo fascino e a volte sfrutta le doti fornite da madre natura per avere la meglio sui nemici. Un vecchio trucco della coppia Blaise/Garvin è il seguente:
MB si presenta davanti al nemico nuda o mezza nuda, il nemico è spiazzato e si distrae e Garvin lo colpisce (infallibilmente).
Modesty Blaise, storia editoriale
Moltissime sono le avventure a fumetti scritte da Peter O’ Donnell che hanno la nostra eroina per protagonista. In Italia le storie sono state pubblicate su svariate testate, principalmente riviste contenitore, ma senza grande continuità: albi dell’Intrepido ed Eureka (per primi), albi Corrado Tedeschi, L’avventuroso, Il Mago etc etc. A fare ordine, negli anni 70, è intervenuta la Camillo Conti Editore pubblicando la serie cronologica negli “albi dell’avventura”, 35 albi in grande formato di cui in questo articolo vediamo le foto (formato praticamente identico dei James Bond della stessa Conti):
Il disegnatore Jim Holdaway è morto prematuramente ed è stato sostituito da Enrique Badia Romero che con maestria è riuscito a non stravolgere il tratto di Holdaway. Altri disegnatori poi si sono avvicendati fino al ritorno di Romero per le avventure finali.
Molti i libri scritti da O’Donnell in lingua inglese, pochi invece quelli tradotti in italiano: Modesty Blaise (dove compare la prima volta), M.B. e il giorno della tigre, M.B. dea d’argento, M.B. e la vergine impossibile per citarne alcuni.
Al cinema e in TV
Come trasposizioni sullo schermo possiamo ricordarne tre: il film con Monica Vitti protagonista; un film per la televisione americana che doveva essere il pilot di una serie poi mai girata; My name is Modesty andato direttamente sul mercato del video senza passare dal cinema. In questo film c’è stato l’interessamento di Quentin Tarantino, grande fan di MB. Infatti, in Pulp Fiction, in una scena Vincent Vega legge un libro su Modesty.