Jeff Arnold è un fumetto di genere western ideato dall’inglese Frank Humphris nel 1950 e pubblicato in Italia su Il giorno dei ragazzi (1957-1964) e sull’omonima testa dalla casa editrice Dardo (1963).
In quegli anni gli eroi di punta della Dardo erano Il Grande Blek e Capitan Miki, mentre il pubblico attendeva con impazienza l’uscita del prossimo numero di Tex (Bonelli). Jeff Arnolds in questo contesto non ebbe particolare fortuna e di lui, almeno qui da noi, sono pochi a ricordarsi. Tuttavia, tutti coloro che oggi lo ricordano ne parlano un gran bene, segno che forse non ebbe la fortuna che meritava. In questo articolo scriverò la storia editoriale del fumetto e proverò a indicare il valore che ha esso oggi, fra i collezionisti.
Jeff Arnold: storia editoriale e trama
Le avventure del protagonista che da il nome al fumetto, pur essendo scritte da un autore inglese, si svolgono comunque in America, nel selvaggio West. Il contesto storico è il 1875, gli anni della corsa all’oro, con gli americani (guidati dal generale Custer) che invadono i territori dei Sioux in cerca di ricchezze. Jeff e il suo fedelissimo amico Luke vengono coinvolti dai militari perché hanno fama di essere grandi conoscitori di quei territori. All’interno di ogni avventura compaiono molti personaggi storici realmente esistiti. Le prime apparizioni italiane di Jeff Arnold sono sul giornale il giorno dei ragazzi. Poi, la Dardo ne acquisisce i diritti e gli dedica una testata tutta sua.
Essa ha periodicità settimanale, il primo numero esce nel luglio 1963, l’ultimo nel giugno 1964. In totale sono 34 albi brossurati, di formato tascabile 18×12,5. Le avventure proseguono poi per 6 numeri, dal 21 al 26, nella “collana Dardo. Vengono ristampate in 8 volumi della raccolta orizzonte.
Le ristampe sono realizzati dalla editoriale Mercury.
Jeff Arnold: valore dei fumetti usati
i singoli fumetti di Jeff Arnold hanno una quotazione media di circa 3 – 4 euro. Fa eccezione il numero 1, che vale più o meno il doppio. Il prezzo di una collezione completa (34 numeri) si aggira orientativamente sui 150 euro.
L’attenzione va però posta sulle condizioni e sui numeri di resa: la carta di questi albi è molto leggera e capita sovente di trovare imperfezioni e difetti che scoraggiano gli acquirenti. Altrettanto frequenti sono gli albi di busta con segni di resa ai margini, di cui abbiamo fatto menzione anche in altri articoli. Se vedete tracce di pennarello sul bordo o ai lati, quella è la resa. Se l’albo è pulito ma è più piccolo, probabilmente era di resa ed è stato rifilato.
Una collezione perfetta, non di resa, ha una quotazione di vendita più alta di quella che ho indicato. Al contrario, se i fumetti sono tutti o per la maggior parte di resa, se presentano difetti marcati, lo scenario più concreto è che non riusciate neppure a venderla.