Dopo aver passato in rassegna tutti i personaggi della serie Masters of the universe anni 80, ho pensato fosse doveroso occuparsi anche dei due giganti della collezione. Tytus e Megator sono due masters atipici, sia per dimensioni che per caratteristiche: nulla lascerebbe intendere che facciano parte della stessa serie. Invece è proprio così, furono prodotti da Mattel soltanto negli anni 90, quando l’interesse dei bambini per la linea di giocattoli era ormai in calo.
Tytus e Megator, i giganti PRE-Eternia, descrizione
I due giganti di Eternia misurano circa 40 centimetri in altezza e sono quindi molto diversi dai comuni Masters. Uscirono negli anni 90, solamente per il mercato italiano, cosa che li rende particolarmente rari in tutte le altre parti del globo.
La loro indole è contrapposta: Tytus è il gigante buono, mentre Megator quello malvagio. Essendo stati concepiti quando la serie era ormai sul viale del tramonto, non compaiono negli adattamenti televisivi e neppure nel cartone animato.
Tytus, Masters of the Universe, caratteristiche
La Action figure viene talvolta scambiata, dai meno esperti che non conoscono i personaggi dei MOTU, per un He Man grande. Ma se lo osservate con un minimo di attenzione vi accorgete che in comune con He-man ha soltanto i muscoli e, con un po’ di fantasia, i capelli: nel senso che sono biondi, perché anche il taglio è diverso: He man ha un caschetto, il gigante ha una chioma lunga.
Porta al capo una corona e la sua arma è un grosso martello che, idealmente, dovrebbe imprigionare i Masters piccoli. L’armatura ha la lettera G al centro del petto.
Affinché l’action figure sia integra dovete accertarvi che il meccanismo braccio-testa funzioni. Muovendo su è giù il braccio destro esso dovrebbe far roteare anche il capo. Verificate che la vernice sulla cintura e sugli stivali sia intatta. In alcuni casi, sulla cintura, leggerete come paese di produzione “Mexico”. Assicuratevi infine che i capelli non siano stati tagliati, evidentemente ai ragazzini negli anni 90 piacevano più corti, in quanto non è raro trovarlo in qualche cantina con i cappelli sfoltiti, accorciati e perfino rasati stile marines.
Veniva venduto all’interno di una box Blu, stilizzata e disegnata, protetta frontalmente da uno strato di plastica trasparente.
Megator, Masters of the Universe, descrizione e caratteristiche
Lui è il cattivo della brigata, facilmente intuibile dal suo aspetto mostruoso. Il colore della pelle è verde, i capelli sono lunghi e neri. Al centro dell’armatura che indossa troviamo il simbolo di un teschio. La sua arma è una palla chiodata connessa a una catenella, munita di manico. Anche lui ha una mossa speciale, il calcio poderoso. Verificate che il meccanismo funzioni, caricate la gamba all’indietro e la molla dovrebbe farla scattare in avanti. Se non scatta oppure vi accorgete che è lenta, significa che il giocattolo purtroppo è rotto.
Come già detto per Tytus, prestate attenzione ai capelli, non devono essere tagliati o accorciati. La vernice nella mutanda e sulla cintura non deve essere raschiata o graffiata. Il box ha un design uguale a quello di Tytus, cambiano però i colori, in questo caso tendenti al viola.
Tytus e Megator, valutazione, dove comprarli o venderli e rarità
Quando uscirono sul mercato non riscossero molto successo. Le loro dimensioni, il concept che si discostava dalla linea classica Mattel, forse non ha fatto breccia nel cuore dei piccoli acquirenti, abituati a personaggi più maneggevoli e incuriositi dall’irruzione sul mercato delle nuove console di videogiochi. D’altra parte anche la loro distribuzione risulta assai limitata, se non addirittura completamente nulla per quanto riguarda il mercato statunitense.
Cioè inserisce di diritto questi due omaccioni nella ristretta elite dei Masters rari. Non lasciatevi però ingannare, deludere o illudere (lo stato d’animo cambia a seconda che voi li vogliate comprare o vendere) da questa frase: vi garantisco che la Mattel, in quegli anni, non ha prodotto nulla di veramente raro. Infatti potete trovare entrambe le action figure sui vari mercatini online o alle fiere del giocattolo, con una certa frequenza. I prezzi che vedete sono fuori da ogni logica, nella maggior parte dei casi però si tratta di annunci che sono “fermi”, senza acquirenti, da tanto tempo.
La parte veramente difficile è trovarli completi e integri, puliti, senza antiestetiche mancanze di colore sul corpo. Tytus è leggermente più raro, sia perché (sembra) abbia avuto minor diffusione già negli anni 90, sia perché possiede un accessorio in più (la corona), cosa che lo rende più complicato da completare. Hanno buon mercato negli Stati Uniti, dove non furono distribuiti a suo tempo. In buone condizioni, il loro valore è di circa 800 euro (ciascuno), destinato a diminuire ogni giorno che passa, come avviene in quei settori del collezionismo generazionale e nostalgico (per capirci: chi colleziona i giocattoli della propria infanzia colleziona per nostalgia, chi colleziona quadri di pittori italiani del 1800, no).
Attenzione alle parti repro e alle truffe online!
Negli ultimi anni la loro richiesta nel mondo del collezionismo è aumentata e insieme ad essa c’è stata una crescita di componenti falsi sul mercato dei repro. Si tratta di riproduzioni, fatti solitamente con la stampante 3D, degli accessori. Ad esempio La corona di Tytus è facilmente falsificabile, ma potete trovare in vendita anche armi e perfino box contraffatte. Se non siete sicuri evitate di comprare questi pezzi online e prediligete le fiere, dove potete toccarli dal vivo.