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Paperoga: storia del papero più stralunato della famiglia Disney

7 Dicembre 2025

Nella già affollata ed eccentrica famiglia dei paperi Disney, Paperoga occupa un posto tutto suo: quello del cugino un po’ stralunato, sempre pronto a lanciarsi in qualche nuova mania o filosofia senza pensarci due volte. Creato negli anni Sessanta da Dick Kinney e Al Hubbard, Paperoga arriva a Paperopoli come una ventata di novità… e di lievi preoccupazioni per chiunque gli stia accanto.

Cugino di Paperino, nipote di Nonna Papera e dotato di un entusiasmo che spesso supera il buon senso, Paperoga è uno di quei personaggi che non devono fare granché per risultare simpatici. Gli basta essere sé stesso: curioso, imprevedibile, con una fiducia incrollabile nelle idee più improbabili. Non sempre salva la situazione, ma è indubbio che la renda più interessante.

Le origini del personaggio

Paperoga nasce negli anni Sessanta dalla penna di Dick Kinney e dalla matita di Al Hubbard, una coppia creativa che ha regalato all’universo Disney alcuni dei personaggi più originali dell’epoca. Il suo debutto ufficiale avviene il 2 agosto 1964, nella storia Paperino e il fanatico igienista, pubblicata per la prima volta in Italia su Topolino n. 453. Una presentazione in medias res, senza troppi preamboli: arriva a Paperopoli come se fosse sempre stato lì, spiegando semplicemente di essersi appena trasferito da un’altra città.

La sua genealogia è un piccolo capolavoro di complessità. Secondo Don Rosa, infatti, Paperoga è figlio di Eider Duck e Lulubelle Loon, fratello del coriaceo Abner “Chiarafonte” e cugino di Paperino, anche se — sempre secondo Don Rosa — non avrebbe alcun legame con Zio Paperone.

Le sue prime storie americane mostrano già un papero incline alle mode dell’epoca, ispirato alla cultura beat e alle filosofie “alternative”. Ma sarà soprattutto la scuola italiana e quella brasiliana a definirne la personalità. In Italia, dai fratelli Barosso a Giovan Battista Carpi, Paperoga entra rapidamente nel cuore dei lettori, mentre in Brasile acquista addirittura una fidanzata, un nipotino e persino un alter ego mascherato.

paperoga prima appazione

Caratteristiche e personalità di Paperoga

Il primo Paperoga, quello di Al Hubbard, aveva un’estetica dichiaratamente anni Sessanta: caschetto biondo beat, maglione rosso pesante e cappello col pon pon. Con il tempo quel caschetto si è ritirato lasciando spazio a pochi, coraggiosi capelli neri che provano — senza troppo successo — a coprire la calvizie. Oggi è più magro e spigoloso, sempre con quell’aria di chi ha appena avuto un’idea… o sta per combinarne una.

Sul piano caratteriale, Paperoga è l’incarnazione dell’entusiasmo spontaneo. Qualsiasi disciplina, moda o teoria alternativa è per lui una scoperta straordinaria. Passa dallo yoga ai manuali fai-da-te, dai corsi per corrispondenza alle più improbabili arti orientali con una rapidità che richiede un certo sangue freddo da parte di chi gli sta intorno. Il risultato? Situazioni imprevedibili, spesso esilaranti, soprattutto quando Paperino ha la sfortuna di trovarsi nel raggio d’azione.

Sotto questa apparente confusione, però, c’è una genuina curiosità e un ottimismo contagioso che rendono Paperoga un personaggio unico: caotico e confusionario, ma sempre simpatico e sincero.

Rapporti con gli altri personaggi

Il rapporto più importante per capire Paperoga è quello con Paperino, suo cugino secondo la genealogia più accreditata. La loro dinamica è semplice: Paperino vorrebbe una vita tranquilla, Paperoga arriva con una nuova idea “irresistibile” e la tranquillità svanisce. Tra entusiasmi fuori controllo e tentativi di coinvolgerlo in corsi improbabili, Paperino finisce spesso suo malgrado nei suoi esperimenti… ma con affetto, perché al di là del caos i due restano molto legati.

Con Zio Paperone la questione è più complicata: nelle storie generali viene spesso considerato uno dei tanti nipoti del ricco papero, mentre secondo Don Rosa la parentela non esiste. Dipende da chi scrive, insomma. In ogni caso, Paperoga non è certo il tipo da impressionare un magnate: anche quando prova a dare una mano, il risultato tende ad essere… non convenzionale.

paperoga vintage

Le storie più memorabili

La prima apparizione di Paperoga rimane una delle più rappresentative: Paperino e il fanatico igienista (Topolino n. 453, 1964). Qui lo vediamo già nel pieno del suo entusiasmo per discipline alternative, una passione che lo accompagnerà per tutta la sua carriera fumettistica.

Un’altra tappa importante è Zio Paperone e il sondaggio del 1971, che segna l’inizio della sua avventura nel mondo del Papersera, il giornale di Paperopoli. Da questo punto in poi, Paperoga costruisce una vera e propria identità da “giornalista” sui generis: volenteroso, curioso e completamente imprevedibile.

Tra le prime storie italiane spicca Paperino e l’esperto del bosco del 1966, firmata dai fratelli Barosso e da Giovan Battista Carpi. È la prima di una lunghissima serie di avventure made in Italy, che contribuiranno in modo decisivo alla popolarità del personaggio.

paperbat

Il successo di Paperoga in Italia e in Brasile

Sebbene sia nato negli Stati Uniti, paradossalmente Paperoga è diventato davvero famoso altrove. Negli USA, per molti anni, le sue apparizioni sono rimaste poche e sporadiche; la maggior parte dei lettori americani lo ha scoperto solo negli anni Novanta, grazie alle ristampe di storie italiane e danesi.

La situazione è stata completamente diversa in Europa, e soprattutto in Italia, dove Paperoga è stato adottato con entusiasmo quasi immediato. Già dal 1966 gli autori italiani iniziano a usarlo con regolarità, e nel tempo gli dedicano quasi duemila storie: un record che lo colloca tra i personaggi più presenti nel mondo Disney prodotto nel nostro Paese.

Anche il Brasile ha avuto un ruolo fondamentale nella sua evoluzione. Qui sceneggiatori come Ivan Saidenberg hanno ampliato la sua vita personale, aggiungendogli una fidanzata (Gloria), un nipotino (Pennino) e perfino un alter ego mascherato, Paper Bat, protagonista di avventure dal tono più supereroistico. Una versione alternativa, ma perfettamente coerente con la sua capacità di adattarsi a qualunque contesto.

Insomma: se l’America lo ha inventato, è il resto del mondo ad averlo trasformato in uno dei personaggi più amati della famiglia dei paperi.

Domande frequenti

1. Chi sono i parenti di Paperoga?

Secondo la genealogia di Don Rosa, Paperoga appartiene a una famiglia decisamente variegata: è figlio di Eider Duck e Lulubelle Loon, fratello dell’inflessibile Abner “Chiarafonte” e cugino di Paperino. Altri studiosi hanno poi aggiunto ulteriori parenti, creando un albero genealogico così ricco che, a un certo punto, si potrebbe quasi consigliare una potatura.

2. Perché si chiama “Paperoga”?

Il nome deriva dal fatto che, nelle sue prime storie, Paperoga è spesso rappresentato come un appassionato di yoga. Il termine “Paperoga” nasce quindi dalla fusione tra Papero e Yoga, un riferimento diretto a questa caratteristica iniziale del personaggio.

3. Com’è il carattere di Paperoga?

Paperoga è il tipo di individuo che affronta ogni novità con l’entusiasmo di chi non ha ancora considerato le possibili conseguenze. Curioso, imprevedibile e sinceramente convinto che ogni manuale possa cambiargli la vita, incarna una forma di ottimismo così pura da risultare quasi commovente. E sì, di solito trascina gli altri con sé. Volenti o nolenti.

4. Esistono fumetti rari dedicati a Paperoga?

Attualmente non esistono albi di particolare rarità o alto valore economico dedicati al personaggio. Le sue prime apparizioni possono interessare i collezionisti più completi, ma non rientrano nella categoria dei fumetti considerati rari o particolarmente ricercati.

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