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Topolino Giornale (Nerbini Mondadori): Vendita, valutazione, originali e falsi

1 Luglio 2016

Topolino Giornale, informazioni, valore, vendita acquisto e numeri rari Nerbini e Mondadori

Con il termine di topolino giornale si fa riferimento alla prima, storica, pubblicazione del fumetto Topolino, in Italia edita da Nerbini (per i primi tre anni) e da Mondadori. In realtà il celebre topo era apparso fugacemente nelle vignette di alcuni giornali dell’epoca, ma è solo in data 31 dicembre 1932 che per la prima volta apprezziamo una pubblicazione che porta il suo nome. In prima pagina troviamo una storia disegnata da Giove Toppi che ha per protagonisti Topolino e l’elefante. I successivi numero 3 e numero 4, cambiano nome in Topo Lino, per alcuni contenziosi sui diritti d’autore. Dal numero 60 il giornale si riappropria al suo classico titolo.


La durata della pubblicazione copre un arco temporale che va dal 1932 (anche se nel 1932 esce un numero, il primo) fino al 1949, anno in cui Topolino cambiò forma nell’attuale formato “libretto.” Dal 1943 fino al 1945, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, la vendita fu provvisoriamente interrotta: era il numero 564. Riprese con il 565 per poi chiudere definitivamente con l’ultimo numero, il 738. Da quel momento in poi – aprile 1949 – Topolino viene pubblicato con il famigerato formato libretto.
Sebbene vi siano molte leggende al riguardo, non esiste un topolino giornale n. 739 e qualsiasi pezzo in commercio con questo numero è un falso o uno scherzo.
Due le case editrici: Dal 1932 al 1935 la pubblicazione è curata dalla casa editrice Nerbini. Dal 35 fino alla chiusura Mondadori.
Mickey non sarà l’unico protagonista del giornale. Anzi, sono tantissime le storie che narrano vicende orfane del nostro amato topo, con altri personaggi, in primis Pisellino al quale già dal n.2 verranno dedicate numerose copertine.

Topolino giornale: quanto vale? Quanto è raro?

topolino giornale nerbini
I primi tre anni, quelli in cui il giornale era pubblicato da Nerbini, sono certamente molto rari: La prima annata, soprattutto in eccellenti condizioni, è praticamente impossibile da possedere per intero. La seconda e la terza sono leggermente meno estreme, ma si tratta comunque di pezzi che nel mercato si vedono molto raramente e quasi sempre appaiono rilegati, cosa che fa perdere gran parte del fascino alla raccolta.
I numeri più rari della raccolta sono i primi dieci. Il numero 1 è il più raro in assoluto, “censiti” me ne risultano fra le 10 e le 20 copie. Il numero 40 si presenta in due versioni differenti.
I numeri 137 e 138 dell’annata 1935 sono più rari degli altri della stessa annata. L’annata 1943, l’ultima prima della fine del conflitto mondiale, è più rara delle precedenti: il numero più ostico da trovare, in assoluto, è il 564 che è anche l’ultimo numero anteguerra della serie, che poi riprenderà a guerra conclusa.
Nel 1942 fa il suo esordio il bizzarro personaggio di Tuffolino: la risposta della Mondadori alla censura che si era abbattuta anche sul giornale Disney, rendendo di fatto illegale in Italia la pubblicazione di storie americane. Tuffolino appare per la prima volta nel numero 478, che per tale motivo è un numero chiave della serie.
Il giornale del dopoguerra è invece più semplice da reperire, ma se aspirate a condizioni ottimo/edicola, qualche difficoltà permane. Tenendo conto che anche la Topolino Giornale, come la Topolino Libretto, aveva degli allegati presenti in alcuni numeri, le cose si complicano notevolmente.
Topolino giornale
In termini di rarità, una Topolino giornale completa è probabilmente più rara di collezioni già ritenute rarissime come la prima serie gigante di Tex. Impietoso quindi un confronto con la Topolino libretto, molto più comune, che a partire dal primo numero ebbe già una tiratura di 80.000 copie, che raddoppiarono per il secondo.
Tuttavia, i collezionisti di Topolino libretto sono numericamente superiori – e di molto – di quelli di Topolino giornale, pertanto, essendoci meno concorrenza, con un po’ di fortuna si può reperire qualche pezzo rarissimo a buon prezzo.

Ma ancor più raro del topolino giornale è il topolino supplemento: una parentesi fantastica di storia disneyana, una serie di giornali in formato grande – e oggi introvabili se non nelle insipide anastatiche – che ripubblicava alcune fra le storie americane più interessanti, con protagonisti topolino e i suoi amici.

Differenze fra originale e anastatica

Bisogna però fare attenzione: perché come non è sempre ora ciò che luccica, non è sempre un topolino giornale originale ciò che si presenta tale.
Sul finire degli anni 70 infatti vennero distribuite le ristampe anastatiche Pichierri Nerbini, con colori meno definiti, carta più porosa e qualità sommariamente inferiore. Molto spesso, su internet, queste ristampe anastatiche vengono vendute senza che si citi l’esatta data di pubblicazione: non sempre si tratta di cattiva fede, ma essendo molto simili agli originali e senza alcun riferimento scritto che le classifichi come ristampe, le anastatiche possono essere scambiate per originali d’epoca da un neofita.
Un modo per distinguere un topolino giornale numero 1 autentico da un topolino giornale numero 1 anastatico, è guardare i bottoni sui pantaloncini di Topolino: in quello autentico sono bianchi, in quello successivo blu.
Un’altra anastatica ha invece i pantaloncini di Topolino in copertina bianchi: nell’originale sono sempre azzurrini.
Ci sono altre due ristampe anastatiche: una della Comic art, ma nettamente diversa dall’originale, e una della vecchi ricordi, identica nella stampa ma con carta degli anni 80 e colori differenti.

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